fbpx
Regioni ed Enti Locali

Legambiente Sicilia su nuovo appalto igiene urbana ad Agrigento: “non aprite quella busta”

claudia casa“Non aprite quella busta. Potrebbe sembrare il titolo di un film e invece è la situazione paradossale di stallo che si registra ad Agrigento in ordine al nuovo affidamento del servizio di igiene urbana, nonostante il relativo bando di gara abbia fatto registrare la partecipazione di un unico concorrente, lo stesso che sta gestendo il servizio regolato dal contratto che va in scadenza il prossimo 20 luglio”.

Sul servizio interviene Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia: “Siamo letteralmente esterrefatti di fronte all’immobilismo della SRR Agrigento Est e dell’U.R.E.G.A. che, a due settimane dalla scadenza del contratto che attualmente regola il servizio di igiene urbana nella città di Agrigento, continuano a tenere in caldo, o forse sarebbe meglio dire, a congelare i tempi per l’apertura della busta contenente l’unica offerta presentata entro il previsto termine del 15 maggio scorso. Il fatto è ancora più sorprendente se si considera che il 25 maggio scorso, durante i lavori del primo Ecoforum provinciale su rifiuti ed economia circolare organizzato ad Agrigento dalla nostra associazione il presidente pro tempore della SRR, Enrico Vella, aveva dichiarato pubblicamente che, proprio in considerazione della partecipazione di un solo concorrente, il nuovo affidamento si sarebbe perfezionato nei tempi previsti, se non addirittura in anticipo, ed il servizio non avrebbe quindi conosciuto soluzione di continuità ma semplicemente la chiusura del contratto d’appalto in essere e l’avvio del nuovo. Ad oggi, invece, tutto tace e questo silenzio solleva molti dubbi sulla reale intenzione di dare corso ad un contratto che sappiamo contenere condizioni e clausole molto più stringenti per la ditta aggiudicataria ed economicamente e funzionalmente più efficienti, efficaci e convenienti per il Comune e quindi per i cittadini agrigentini. Come Legambiente non intendiamo abbassare la guardia su questa vicenda che è per noi di centrale importanza per portare a soluzione tutta una serie di problemi, alcuni fisiologicamente conseguenti all’avvio del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti, altri palesemente discendenti dalle modalità fin troppo approssimative con le quali la maggior parte del personale addetto svolge il lavoro assegnato”.