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Italia Politica

Lege di Stabilità, Gallo e Scoma (Fi): nessun intervento per il Sud

riccardo_gallo“La recente e impietosa analisi della Svimez, che ancora una volta fotografa una situazione per il Mezzogiorno, ed in particolare per la Sicilia, sempre più grave e critica per le condizioni socioeconomiche in cui si trovano le regioni meridionali,

lascia indifferente questo Governo, evidentemente più interessato a creare il centro per il miglioramento della vita a Milano, anziché occuparsi della questione meridionale, le cui regioni sprofondano verso una desertificazione industriale e in una crescente disoccupazione giovanile”.
Così afferma in una nota il deputato Riccardo Gallo (in foto), vice coordinatore di Forza Italia in Sicilia, che, insieme al senatore Francesco Scoma, hanno presentato un pacchetto di emendamenti a favore del Mezzogiorno e della Sicilia in particolare, al fine di riequilibrare un impianto normativo della legge di stabilità assolutamente carente al fine dell’urgente necessità di ripresa economica nell’isola.
“Occorre innanzitutto stabilizzare le migliaia di lavoratori Lsu della Regione Siciliana – sostiene Gallo – la cui scadenza del contratto scade a fine anno e per il quale il Governo, anche grazie ad un mio ordine del giorno approvato alla Camera, si era impegnato a risolvere la questione dei precari attraverso un processo di stabilizzazione. A tal fine – prosegue il deputato agrigentino, insieme al collega Scoma – abbiamo presentato un emendamento volto a rendere a tempo indeterminato il contratto di lavoro per gli oltre 24 mila lavoratori socialmente utili della regione Sicilia, anche alla luce della normativa comunitaria che vieta la reiterazione del rapporto di lavoro a tempo determinato. Così come abbiamo presentato una serie di emendamenti di agevolazione fiscale per le assunzioni in Sicilia e per il potenziamento del sistema delle infrastrutture dei collegamenti stradali e delle opere idrauliche della Sicilia. Occorre dare voce alla nostra Regione – ha concluso Gallo – poiché dai disastri del Governo Crocetta e dall’assenza di misure del Governo Renzi, la Sicilia prosegue inesorabile verso un distacco non solo geografico, ma anche economico e sociale dal resto d’Italia”.

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