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Regioni ed Enti Locali

Licata, cambia il traffico in via Palma: 12 persone rischiano il posto di lavoro

I 12 dipendenti di due attività commerciali di via Palma, a Licata, rischiano di perdere il posto di lavoro a causa dell’installazione nella zona di una rotatoria e dei divieti di sosta.
Nell’area, all’altezza dei civici 277 e 279, sta per aprire un nuovo complesso commerciale ed il Comune, per regolare il traffico, ha installato una rotatoria ed i divieti di sosta su entrambi i lati della strada. A causa dei divieti di sosta, però, non sarà più possibile parcheggiare davanti a due importanti attività commerciali: un supermercato Sidis ed il bar Caffettiamo.
Ed ora i dipendenti dei due esercizi sono in rivolta, considerato che a causa dei divieti di sosta, e della rotatoria, diventa impossibile accedere al bar ed al supermercato, ed i titolari potrebbero perciò decidere di chiudere.
Nei giorni scorsi, insieme ai residenti della zona, è stata avviata una petizione con la quale, tra le altre cose, si segnala la “pericolosità per gli automobilisti rappresentata dalla rotatoria”, ora a prendere l’iniziativa sono i dipendenti delle due aziende.
“Comprendiamo bene che l’apertura di un nuovo polo commerciale – dicono i lavoratori – può rappresentare un vantaggio per l’economia cittadina, ma se l’istituzione di rotatoria e divieti di sosta farà perdere 12 posti di lavoro, ci chiediamo se tutto ciò abbia un senso. Non abbiamo nulla contro la nuova attività, semplicemente riteniamo che sia fondamentale salvaguardare i posti di lavoro che già ci sono. Se il supermercato ed il bar chiudono, chi manterrà le nostre famiglie? Lo chiediamo al sindaco ed all’amministrazione comunale”.
Il personale delle due attività commerciali non esclude eclatanti azioni di protesta.
“Viviamo – aggiungono i lavoratori – un periodo di crisi gravissimo, si vuole davvero creare nuovi disoccupati? Gettare gente per la strada? Ci terrorizza l’idea di restare senza lavoro, una soluzione va trovata e subito. Intervenga l’amministrazione comunale, si faccia carico di salvaguardare l’occupazione di 12 famiglie”.

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