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Editoriali

Licata, il giorno dopo la sfiducia al Sindaco Cambiano: cambierà mai qualcosa?

comune licataCambierà mai qualcosa in questa terra? E la domanda che in molti, fra agrigentini e non, si stanno ponendo in queste ore dopo la sfiducia del Sindaco di Licata Angelo Cambiano, votata ieri dal Consiglio Comunale.

Sui social sono molteplici i commenti di semplici cittadini indignati dal voto dei ventuno consiglieri comunali che hanno deciso di “licenziare” l’esperienza amministrativa di colui che è stato definito il Sindaco “anti-abusivismo”. Non vogliamo entrare nel merito di considerazioni politiche che probabilmente sono alla base del voto di sfiducia, ma di certo il messaggio che nasce non è dei migliori. 

Una presa di posizione “forte” e “coraggiosa” quella del primo cittadino che lo ha portato, in questi due anni di esperienza amministrativa, agli onori della cronaca per minacce e per essere stato vittima di incendi dolosi a due abitazioni di famiglia. Fatti, quest’ultimi, che lo hanno costretto ad essere soggetto a tutela da parte delle Forze dell’Ordine.

Sul fronte demolizioni, seppur fra i consiglieri comunali c’è chi giura che non sia il “vero” problema della sfiducia, il Sindaco non ha fatto altro che rispettare la legge; una legge che va certamente al di là delle mere prese di posizioni politiche. Una scelta dunque non dettata da volontà politica, ma da un semplice e lineare principio di legalità. Quella legalità che sembrerebbe essere stata calpestata e raggirata. Molti dei messaggi che si leggono sui social parlano infatti di una “fine” (quella del Sindaco Cambiano ndr) che ora dovrà vedere anche l’Ufficio Tecnico. Cosa c’è dietro questi messaggi non è chiaro, ma probabilmente il legame all’attività di demolizioni intraprese potrebbe essere alla base di un dissapore concluso con la sfiducia del primo cittadino.

Se dal confronto “politico” scaturito durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale ne è nato un vero e proprio “teatrino”, dove il Sindaco ha ribattuto punto su punto, parlando di risultati raggiunti e di rispetto della legalità; dall’altro lato si è vista una delle pagine più buie della democrazia.

Quali siano le reali motivazioni di un voto di sfiducia così “repentino” non è dato saperlo, ma il quadro che, a meno di 24 ore dalla “dipartita politica” alla guida del Comune di Licata di Angelo Cambiano, si denota è di una “perdita”: perde la politica, perde la democrazia. 

Un “caso” che sta facendo, e non poco, discutere i media nazionali. Tutti pronti ad associare l’esperienza Cambiano a quella più comica vissuta da Ficarra e Picone nel loro ultimo film “L’ora legale“. Una opinione pubblica “spaccata” fra messaggi di solidarietà all’oramai ex Sindaco e messaggi di una “esultanza” che lasciano trasparire qualcosa di ben più profondo rispetto ad una “vittoria” politica dell’opposizione.

Insomma, se volessimo riassumere l’esperienza Cambiano, non potremmo non citare il “Gattopardo” e dire: “tutto deve cambiare perché tutto resti come prima“.

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