Licata, minaccia e perseguita i familiari: 56enne condannato a 4 anni e 3 mesi per stalking e detenzione di armi
È stato condannato a 4 anni e 3 mesi di reclusione un 56enne di Licata, riconosciuto colpevole dei reati di stalking, ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento.
Il pubblico ministero, al termine della requisitoria, aveva richiesto una condanna ben più severa: sette anni e dieci mesi di carcere. I giudici, tuttavia, hanno stabilito una pena inferiore, pur confermando la gravità dei fatti contestati.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo – spesso in preda all’abuso di alcol – avrebbe perseguitato quotidianamente i propri familiari, in particolare il fratello e le due sorelle, che abitavano nello stesso stabile. Le vittime sarebbero state oggetto di continue minacce di morte, ingiurie e atti intimidatori.
In una circostanza particolarmente allarmante, il 56enne si sarebbe affacciato dal balcone della propria abitazione ed esploso alcuni colpi di pistola, gettando nel panico il vicinato. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, avrebbe continuato a molestare e terrorizzare i congiunti nei mesi successivi, fino al suo arresto e alla detenzione in carcere.




















