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Licata, operaio morto folgorato in cantiere: disposti 5 rinvii a giudizi e un patteggiamento

Disposto il rinvio a giudizio per cinque persone dopo la tragica morte di Giovanni Callea, il 44enne operaio di Licata morto folgorato nel maggio del 2017 durante dei lavori in un cantiere.

Secondo l’accusa, l’uomo morì poiché le imprese responsabili del cantiere non utilizzarono le adeguate misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro.

La vittima, morì folgorato dopo una manovra sbagliata di un operaio; il braccio di un’autobetoniera sfiorò infatti i cavi dell’alta tensione generando una scarica elettrica che raggiunse il corpo dell’operaio. Una manovra che – sempre secondo l’accusa – fu causata da un parcheggio imprudente del pesante mezzo da lavoro accanto i cavi dell’alta tensione.

Nel corso dell’ultima udienza è stata altresì ratificata la richiesta di patteggiamento ad un anno e dieci mesi di reclusione presentata da un 53enne di Licata.

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