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Licata, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate: ordine di carcerazione per 59enne

Nella giornata di ieri, 07 ottobre 2022, a Licata, la Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo a carico di G.A., pregiudicato licatese, classe 1963, già Sorvegliato Speciale di P.S., in atto sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G.
In particolare, il predetto provvedimento giudiziario scaturisce dalla sentenza di condanna emessa in data 08.04.2021 dal Tribunale di Agrigento, divenuta definitiva il 25.05.2021, che lo ha riconosciuto colpevole del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate.
Con la predetta sentenza, il predetto è stato condannato alla pena principale di 8 mesi di reclusione, pena detentiva che sconterà in regime di detenzione domiciliare.
Invero, l’odierna esecuzione carceraria susseguente alla condanna, scaturisce dall’evento delittuoso avvenuto nel mese di agosto del 2020 allorquando una Volante del Commissariato di P.S. Licata, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in una strada del centro storico licatese, notava una donna intimorita dalla presenza di un uomo che, a suo dire, la stava pedinando.
La stessa attirava l’attenzione degli operatori di Polizia che, pertanto, si avvicinavano al fine di darle soccorso ma l’uomo continuava nelle sue condotte ed, avvicinatosi alla donna, la schiaffeggiava e le scagliava una sedia.
Gli agenti intervenivano prontamente per fermare l’aggressore che, invece, reagiva violentemente scagliandosi contro i poliziotti con calci e pugni, venendo subito tratto in arresto.
L’arresto dell’odierno condannato veniva convalidato dal GIP del Tribunale di Agrigento che applicava allo stesso la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., misura rimasta vigente sino all’odierna sottoposizione alla misura alternativa per l’espiazione della pena.
Pertanto, dopo le formalità di rito, il personale della Sezione Anticrimine del Commissariato licatese ha immediatamente eseguito il predetto ordine di carcerazione e, su disposizione della A.G., il condannato è stato condotto presso la sua abitazione per espiare la pena in regime di detenzione domiciliare ove dovrà scontare la sopra indicata reclusione.

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