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Licata, torture a disabili: condannate quattro persone

Accusati di tortura, sono stati condannati i quattro imputati licatesi finiti nei guai poiché ritenuti responsabili di avere picchiato, sequestrato e umiliato tre disabili.

I fatti contestati – come si ricorderà – si erano svolti a Licata ed erano stati ripresi con i cellulari in alcuni video che condivisi su diverse piattaforme di social network hanno poi consentito ai Carabinieri della locale Compagnia di avviare le indagini attribuendo precise e puntuali responsabilità ai singoli appartenenti al “branco” che si divertiva a colpire e vessare soggetti deboli e di minorata difesa.

Nove mesi dopo l’operazione, il Gup del Tribunale di Agrigento ha condannati i presunti responsabili a pene che vanno dai 9 ai 7 anni di reclusione. Il Gip , lo scorso mese di gennaio, su richiesta del procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e del pubblico ministero Gianluca Caputo, aveva convalidato il fermo dei due Sortino e di Casaccio. Il quarto imputato non era stato raggiunto da alcuna misura.

I Carabinieri avevano appurato che una delle vittime in pieno giorno ed in pieno centro era stato deriso, legato, tipo “imballaggio”, con del nastro adesivo e lasciato sul marciapiedi nell’indifferenza collettiva. Le vittime, secondo l’accusa, venivano minacciate a rimanere in silenzio e a non rivolgersi alle Forze dell’Ordine.

Le presunte vittime avevano confermato le accuse in occasione dell’incidente probatorio.

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