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Regioni ed Enti Locali

Messina (CCIAA): il 31 ottobre deve segnare la voglia di riscatto di tutto il territorio agrigentino

camera-di-commercio-ag“La manifestazione unitaria promossa da Cgil, Cisl e Uil per il 31 ottobre ad Agrigento mette in evidenza rivendicazioni e ragioni della protesta che non possono essere ignorate e che sollecitano quell’idea di collaborazione tra enti, forze sociali e associazioni operanti a vario titolo nel territorio che rappresenta l’unica strada per superare la crisi e per porre la politica davanti alle sue responsabilità”.

Lo afferma il presidente della Camera di Commercio di Agrigento Vittorio Messina (in foto).

“Opportunamente gli organizzatori – aggiunge Messina – hanno fatto precedere la manifestazione da una capillare azione di sensibilizzazione e c’è da augurarsi che la risposta sia positiva e numericamente consistente perché oggi le risorse di fiducia e di conoscenza rappresentano le vere fonti dei vantaggi competitivi territoriali in contesti di crescente concorrenzialità, quali quelli attuali. In questo senso socializzare le coordinate di un piano strategico per lo sviluppo significa anche condividere il principio che attraverso la lotta a qualsiasi forma di malaffare passa il rilancio umano, sociale ed economico, di una popolazione”.

“Questo – puntualizza il presidente della Camera di Commercio – si chiama scambio di civiltà tra società civile e istituzioni. Occorre, pertanto, darsi un codice etico-comportamentale, che deve essere la sintesi di valori morali ampiamente condivisi, nei quali – per scelta prima che per rispetto delle norme – si riconoscano tutti. Lo chiedono le persone oneste, le vittime dell’usura, del racket e della mafia, le cooperative di giovani che gestiscono beni confiscati, le imprese e tutti coloro i quali non si rassegnano e vogliono progettare un futuro diverso per la nostra terra”.

“In tale ottica – conclude il presidente Vittorio Messina – la Camera di Commercio vuole evidenziare la “responsabilità sociale” della migliore imprenditoria agrigentina, promuovendo una cultura economica fondata sul rispetto dell’ambiente, delle regole della leale competizione, della legalità. Voglio augurarmi che la scelta del luogo da dove parte il corteo di sabato si possa considerare non solo un’opzione logistica ma il segno di un riscatto che prende l’avvio da un palazzo che oltre ad essere la casa delle imprese vede presenti al suo interno tutte le componenti della realtà socio economica della provincia”.

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