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Migrante investito dopo essere scappato da centro di accoglienza: torna libero automobilista 34enne

Torna in libertà il 34enne di Porto Empedocle, ma residente a Realmonte, accusato di omicidio stradale nell’ambito dell’inchiesta scaturita dopo i fatti accaduto nella notte fra il 3 e 4 settembre quando perse la vita un giovane 20enne eritreo fuggito dal centro di accoglienza “ex Villa Sikania” a Siculiana.

I giudici del Tribunale del Riesame hanno infatti accolto la richiesta degli avvocati difensori del giovane che, alla guida del suo Suv avrebbe investitoil giovane extracomunitario lungo la statale 115.

Applicato l’obbligo di dimore del Comune di residenza con la prescrizione di non uscire da casa dalle 19 alle 6 dell’indomani mattina.

Come si ricorderà, l’incidente provocò anche il ferimento di tre agenti di Polizia. L’accusa contesta all’automobilista di non avere tenuto una condotta di guida adeguata e di essere fuggito all’alt dei poliziotti.

Ipotesi questa non condivisa dai legali difensori del 34enne che sostengono che il migrante si trovava già per terra e da qui l’inevitabile impatto.

 

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