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Apertura Cronaca

Migranti sulla “Diciotti”, fumata “nera” dal vertice europeo: la Procura di Agrigento a Roma. Salvini: “disponibile a farmi interrogare”

Pare che si sia conclusa con una “fumata nera” il vertice europeo degli “sherpa”, funzionari diplomatici e di governo dei 12 Stati UE riunito a Bruxelles sulla possibile ipotesi di ripartizione dei migranti a bordo della nave “Diciotti” della Guardia Costiera ferma al porto di Catania.

Una vicenda ancora contorta nei suoi aspetti con il governo italiano pronto al braccio di ferro sottolineando che negli ultimi anni l’Italia ha accolto 700 mila cittadini stranieri. La linea intrapresa dal Viminale dunque non cambia.

Intanto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, secondo fonti dell’agenzia di stampa Agi, domani sarà a Roma dove probabilmente verranno ascoltati alcuni funzionari del Ministero. Smentita l’ipotesi che ad essere ascoltato sia anche il ministro Matteo Salvini, anche se quest’ultimo ha subito risposto: “Pm interroghino me anche domani“.

Non andasse ad interrogare e chiedere lumi a dei funzionari – sottolinea Salvini –, che svolgono delle direttive che il responsabile dà. Se questo magistrato vuole capire qualcosa, sono disponibile a farmi interrogare anche domani mattina“.

Sulla vicenda intanto è nata la polemica dopo il post, poi chiarito, pubblicato ieri dal deputato leghista Giuseppe Bellachioma che aveva riportato un messaggio della Lega Abruzzo. Un post a “difesa” del ministro Salvini che ha registrato anche l’intervento del Sindaco di Agrigento Lillo Firetto: “Il post del deputato Giuseppe Bellachioma, poi smentito, impone comunque una riflessione sul valore e il peso delle parole anche su facebook. Naturale è stata la reazione di quanti hanno colto nel tono di quei contenuti la volontà di instaurare un clima intimidatorio che potesse coinvolgere la Magistratura e in particolare la Procura della Repubblica di Agrigento. Oggi va detto forte e chiaro: il braccio di ferro con l’Europa, le esigenze di propaganda o le strategie di comunicazione leghiste non possono in alcun modo giustificare il superamento di certi limiti. Sa bene anche il deputato del Carroccio che i giudici come il procuratore Luigi Patronaggio operano nel rispetto delle leggi dello Stato e la Costituzione li tutela da ingerenze da parte di ogni potere. Bene ha fatto l’ANM a definire quelle esternazioni come un’intimidazione. Quel post sarebbe stato grave e inqualificabile anche se a scriverlo fosse stato un semplice cittadino. Lo è stato molto di più perché faceva riferimento ad un parlamentare. Da sindaco rispetto il diritto di questo Governo nel voler affrontare con l’Europa il tema delle migrazioni con l’energia necessaria, ma non è ammissibile che si provi a condizionare la libertà di chiunque ad esprimersi e ad agire secondo legge, ancor più se si prova a delegittimare, pur con un vago sospetto, chi esercita le proprie funzioni“.

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