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Minacce a Maria Grazia Brandara: interviene anche l’ex Sindaco Cambiano

comune-licataDopo le minacce e le intimidazioni al commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, anche l’ex Sindaco Angelo Cambiano è intervenuto sulla vicenda.

Questa intimidazione è il segnale chiaro, inequivocabile, che le istituzioni devono iniziare a fare squadra e che la politica deve tornare a governare il territorio e non andare alla ricerca del consenso. Non si possono lasciare i sindaci da soli a porre rimedio a 30 anni di abbandono del territorio“.

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Solidarietà e vicinanza al commissario straordinario Maria Grazia Brandara – ha sottolineato Angelo Cambiano – che ho provato a chiamare stamattina (ieri ndr). Dopo questo fatto, il Governo deve fare una riflessione sul fatto che ha scaricato ogni responsabilità sui sindaci. Se si deve fare squadra ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Serve un coordinamento sovracomunale perché è chiara una cosa: i cittadini non accettano il rigore della legge quando si interviene a macchia di leopardo e solo su un territorio. Serve che veramente venga fatta una riflessione“.

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Intanto la procura della Repubblica di Agrigento, ha aperto una inchiesta sulla missiva recapitata dal commissario straordinario del Comune. Il procuratore capo, Luigi Patronaggio ha fatto sapere di seguire “la  vicenda con grande attenzione sia sul fronte investigativo che della sicurezza“.

È stata aperta subito un’indagine che svilupperemo con grandi sforzi non soltanto sotto il profilo investigativo“, conclude Patronaggio.

Anche il segretario provinciale del Pd di Agrigento, Peppe Zambito, è voluto intervenire dopo aver appreso la notizia: “L’atto intimidatorio nei confronti di Maria Grazia Brandara, è l’ennesimo gesto vile verso chi, nella nostra Provincia, lavora per far rispettare la legge. La scontata solidarietà da sola non basta più, è necessario che le forze politiche e sociali del territorio facciano sentire con forza che quanti operano nel solco della legalità non sono soli e che non c’è posto per quanti vogliono continuare a violentare le istituzioni con atti delinquenziali e violenti.
Il PD provinciale e il locale circolo di Licata hanno espresso da tempo con chiarezza una posizione: la legge va rispettata, le sentenze vanno applicate! Sulla questione delle case abusive di Licata troppi silenzi, troppi tentennamenti che preoccupano, se la magistratura fa il suo corso, la politica tutta deve avere il coraggio di assumersi la responsabilità di trovare soluzioni. Ci auguriamo, che non solo il Partito Democratico, ma anche le altre forze politiche, oltre ad esprimere vicinanza a Mariagrazia, comprendano il grave clima venutosi a creare nella città di Licata e mettendo da parte posizioni di comodo e di campo, rigettino fermamente questo attacco, che non riguarda soltanto la persona del commissario, ma le Istituzioni; chi opera per il bene comune deve avere consapevolezza che la maggioranza dei cittadini è al suo fianco.
Ci faremo promotori di un’iniziativa per la legalità che veda coinvolti partiti, associazioni, movimenti, cittadini, per rigettare insieme ogni forma di intimidazione e ribadire la volontà e l’urgenza di proseguire l’azione di rinnovamento intrapresa a Licata che non merita, per colpa di pochi, di diventare il simbolo della illegalità“.

Anche il deputato nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, rivolge alla commissaria del Comune di Licata, onorevole Maria Grazia Brandara, che ha ricevuto una lettera di minacce di morte, un messaggio di solidarietà e di incoraggiamento, e afferma: A Maria Grazia Brandara, persona di profondo spessore umano e di brillanti capacità amministrative, già purtroppo destinataria in passato di altri deprecabili gesti dello stesso genere, sono vicino e solidale, rinnovandole stima e apprezzamento, sostegno e condivisione del momento difficile che sicuramente saprà, come sempre, superare”. 

Il segretario generale della Cgil AGRIGENTO, Massimo Raso, esprime, a nome dell’intera organizzazione, solidarietà a Maria Grazia Brandara per l’atto intimidatorio subito. “La CGIL è da sempre vicina a tutti quelli che si battono affinché si affermino legalità e giustizia, pertanto non possiamo che tornare ad esprimere vicinanza e solidarietà a Maria Grazia Brandara che già in passato è stata oggetto i minacce. Si tratta di un gesto che va condannato e sul quale ci auguriamo si faccia presto chiarezza. Ma, insieme alla solidarietà ed alla vicinanza, doverosi in casi come questi, vogliamo tornare ad esprimere la nostra forte preoccupazione per questa “escalation” di minacce e intimidazioni a danno di Persone impegnate nelle Istituzioni che, ovviamente, finiscono con rappresentare la “prima linea””. “Occorre rafforzare i presidi di legalità e sicurezza ed incrementare l’attività del “fronte sociale” di non accettazione di questo clima di intimidazione e paura. Occorre svelenire questo clima che si è determinato a Licata. Occorre evitare le personalizzazioni: non esistono Sindaci o Commissari demolitori, esistono sentenze passate in giudicato che debbono essere eseguite pena l’estinzione della certezza della pena. Le sentenze sono frutto delle Leggi che ci siamo dati e che devono essere rispettate, in assenza delle quali ci sarebbe il libero arbitrio ed il far west!“.

 

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