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Regioni ed Enti Locali

Misure economiche antiCoronavirus, le proposte di CNA al Governo siciliano

“E’ il momento della responsabilità, della compattezza, della pazienza e della prudenza. Ma senza abbandonare il campo”.

CNA Sicilia, assieme alle sedi Territoriali e CNA Professioni, nell’apprezzare le disposizioni governative finalizzate a contrastare e contenere la diffusione del contagio Coronavirus, che resta un obiettivo primario condiviso, ritiene indispensabile un intervento mirato della Regione per lasciare accesa la speranza della ripresa economica isolana. Occorre un piano d’azione straordinario per alleviare il devastante impatto economico che la pandemia sta generando sul già fragile tessuto produttivo, rappresentato in gran parte da attività artigianali e piccole e medie imprese. “Fermo restando che prioritariamente va bloccata l’emergenza sanitaria – affermano i vertici regionali – non sfugge a nessuno che le attività economiche, a seguito delle misure restrittive, rischiano seriamente la tenuta e minano la capacità di resistere alla drammatica fase emergenziale. La CNA Sicilia, assieme alle Sedi Territoriali e CNA Professioni, facendosi interprete della crisi in cui sono precipitate le imprese, si è fatta carico – sottolineano il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – di predisporre un documento, destinato al Governatore Musumeci, che contiene misure a sostegno delle attività produttive e dei loro dipendenti. E rispetto al turismo, settore nevralgico, gravemente colpito, sarebbe utile che si procedesse alla richiesta dello stato di crisi. Facendo appello alla riconosciuta sensibilità e disponibilità del Presidente della Regione, invochiamo – concludono Battiato e Giglione – la definizione di un percorso proficuo e virtuoso che parta dall’attivazione immediata di un “Patto sociale di solidarietà”.
Nel dettaglio, ecco la richiesta al Governo regionale delle misure a sostegno delle imprese:
– Approvazione di una larga ed estesa Cassa Integrazione in deroga che comprenda le imprese con meno di 6 dipendenti. Il Governo siciliano sia pronto a fare decollare questa misura bruciando i tempi della burocrazia regionale;
– Sospensione di adempimenti e versamenti fiscali, imposte, tasse e tributi comunali e regionali, utenze, contributi previdenziali e premi assicurativi per le imprese che operano nel territorio siciliano;
– Moratoria di 18 mesi per il pagamento delle rate dei mutui a breve e medio termine con la copertura degli interessi passivi con fondi del bilancio regionale;
– Moratoria per il rilascio del Durc in modo da dare la possibilità alle imprese artigiane di ricevere i pagamenti e potere cosi continuare a svolgere l’attività;
– Previsione di misure di sostegno rispetto alle perdite economiche, ai cali di fatturato dell’impresa e alla conseguente crisi di liquidità finanziaria per conclamate e documentate perdite su crediti commerciali;
– Predisposizione di strumenti di supporto alla dinamica finanziaria attraverso prodotti creditizi ad hoc, in collaborazione con le banche e gli istituti di credito prevedendo il possibile affiancamento dei Consorzi Fidi nella messa a disposizione di pacchetti comprendenti anche la parte di garanzia;
– Introduzione di una indennità a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi e professionisti parametrato all’effettivo periodo di sospensione/riduzione dell’attività connessa all’emergenza;
– Rafforzamento dell’erogazione di credito alle PMI attraverso l’utilizzo del Fondo Centrale di Garanzia (Sicilia) con le regole del Decreto legislativo 112/98, lettera “R” art. 18 comma 1, della riforma Bassanini, strumento che determinerebbe un effettivo miglioramento dell’accesso al credito e l’efficientamento delle risorse pubbliche e private disponibili;
– Blocco/sospensione delle cartelle esattoriali notificate o da notificare (comprese le rateizzazioni in corso) da parte di Riscossione Sicilia per almeno 12 mesi;
– Slittamento scadenza per la rottamazione e riapertura dei termini;
– Sblocco immediato delle pratiche giacenti presso la Crias e richiesta di deroga degli adempimenti previsti dal decreto legislativo 118/2011 e s.m.i. al fine di favorire l’accesso al credito agevolato da parte delle imprese artigiane. Richiesta di sospensione delle rate relative ai prestiti e mutui erogati dalle società partecipate della Regione Siciliana;
– Garantire la decretazione connessa alla Legge regionale 24 del 14 dicembre 2019 in materia di estensione delle concessioni balneari;
– Prevedere dei sussidi a quelle attività di lavoro autonomo che sono di fatto interdette al normale funzionamento di imprese o ne è stato interdetto l’accesso alla clientela. Fattispecie da contemplare alla stessa stregua delle imprese chiuse per decreto e dei lavoratori. Rispetto al Decreto Legge n. 9/2020 recante misure urgenti di sostegno per famiglia, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, chiediamo l’attuazione dell’art. 16 “indennità lavoratori autonomi” con appositi decreti attuativi della Regione Siciliana.
– Riprogrammazione dei fondi comunitari da destinare, sotto forma di piano di aiuto, a sostegno delle imprese (Es. credito di imposta);
– Sospensione canoni per un semestre relativamente alla locazione di aree artigianali, i cui proprietari sono enti pubblici;
– Prevedere sussidi a quelle attività agroalimentare, le cui produzioni sono soggette alla legislazione comunitaria per le Dop, Igp, Stg, Doc e Docg;
– Proposta di uniformare i provvedimenti di alcune Amministrazioni alle disposizioni Governative che consentono alle aziende che fanno somministrazione di continuare le loro attività dopo le ore 18 esclusivamente nelle forme dell’esercizio a domicilio e d’asporto;
– Proposta per la dichiarazione dello stato di crisi per il turismo, la cui filiera produttiva risulta essere quella maggiormente colpita dagli effetti del Coronavirus. Predisposizione di un piano di intervento attraverso la definizione di misure mirate, in grado di fronteggiare la fase emergenziale e di pianificare specifiche strategie di sviluppo e di rilancio del settore.
“Oltre a queste misure, che servono per mitigare il dramma economico che stanno vivendo le imprese – fanno sapere Giglione e Battiato – la CNA si sta adoperando attraverso i propri enti bilaterali, Ebas ed Edilcassa, ma anche tramite Artigiancassa, per l’attivazione degli ammortizzatori sociali e la disponibilità di contributi ed indennità a beneficio di quelle attività di riferimento che, nel rispetto delle condizioni richieste, dimostrino reale ed oggettiva difficoltà”.

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