Naro, folla e devozione per San Calogero: tra fuochi, processione e tradizione

Una folla festante e devota ha riempito questa mattina le vie di Naro per la tradizionale processione di San Calogero, patrono tanto amato quanto venerato. Un appuntamento attesissimo che, anche quest’anno, ha richiamato migliaia di fedeli provenienti da tutta la provincia, tra cui Agrigento, Canicattì, Campobello di Licata, Camastra e Palma di Montechiaro.
Il momento più suggestivo si è consumato al grido collettivo di “W Diu e San Calò”, quando la statua del Santo, posizionata sulla storica “straula” (una sorta di slitta in legno), è stata trascinata con funi lunghe centinaia di metri dai devoti, in un rito che unisce fede, fatica e tradizione. Il percorso, che ha preso il via dal quartiere di San Calogero, si è concluso presso la Chiesa di San Francesco, che quest’anno ha sostituito la Chiesa Madre – attualmente chiusa per restauri – per la celebrazione della Santa Messa solenne.
La giornata era iniziata con le note della banda musicale che ha attraversato le strade del centro, creando un’atmosfera di festa già dalle prime ore del mattino. A coronare le celebrazioni, nella notte precedente, un suggestivo spettacolo di fuochi d’artificio ha illuminato il cielo di Naro, lasciando a bocca aperta cittadini e visitatori.