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Natale a Villa Bonfiglio. Savatteri replica a Fenech: “Agrigento ha visto rinascere la villa”

elfi natale“Una scelta molto molto felice, come dimostra la gioia espressa dai bambini in questi giorni”.

A replicare al presidente provinciale dell’Unuci, Carmelo Fenech, che si dice atterrito per la scelta “infelice” del palco sotto il Monumento ai Caduti, alla Villa Bonfiglio, è l’autore, regista e musicista Marco Savatteri, direttore artistico delle manifestazioni natalizie al Villaggio di Natale.

“Tenevo moltissimo a questo palco, che ho voluto in quella posizione e con quella forma, ritenendo questa scelta strategica per dare risalto attraverso il suo simbolo ad una Villa che per troppo tempo era stata relegata ad un ruolo marginale dagli eventi cittadini e ad un generale abbandono, meta solo di spacciatori e malintenzionati. Abbiamo seguito la volontà dell’amministrazione comunale di ridare dignità a questo luogo, restituendolo ai bambini, alle famiglie, con i giochi, l’illuminazione, il recupero della pavimentazione e la vitalità che ci si aspetta in giorni di festa, di pace e armonia. L’Unuci non ha assistito alla nostra animazione o non avrebbe potuto esprimere tali parole nei nostri confronti. Siamo certi di aver svolto ogni cosa con grandissimo rispetto, con lo stile e l’eleganza che ci contraddistingue da sempre: dalla letterina del bambino di Aleppo al coro dell’Associazione filarmonica di Santa Cecilia, dal Coro delle Mani Bianche per i bambi i sordi, all’Alleluia e l’Ave Maria di Gounod, tutto è stato sobrio e armonioso. Abbiamo pregato insieme attraverso la musica sotto quel monumento ed è stato un Inno al Natale, alla gioia, alla speranza per regalare un sorriso ai bambini e alle loro famiglie. Abbiamo lanciato messaggi di solidarietà e di pace attraverso l’arte, la musica, la creatività, aperti al contributo di associazioni, di scuole di danza, di istituti musicali. Centinaia di bambini e ragazzi agrigentini si sono alternati su quel palco attorno al quale si sono radunate migliaia di persone, ogni volta per una performance diversa, sempre rispettosa ed eticamente corretta. Agrigento ha visto finalmente rinascere la villa e il suo monumento, con luci che ne hanno messo in rilievo l’espressione artistica e il suo valore, in un modo che ha costretto gli occhi di tutti ad osservarlo come se fosse la prima volta. Mai quello stesso obelisco era stato tanto considerato prima, esclusi quegli eccezionali momenti durante l’anno che vedono l’istituzionale deposizione di una corona d’alloro. Non accettiamo di essere tacciati come poco rispettosi della storia perché non lo siamo affatto: anzi, è proprio per dar senso e valore al nostro passato che vogliamo spenderci per il futuro. Noi abbiamo dato attenzione al monumento e alla villa. L’abbiamo rimessa in luce assieme al Comune. L’Unuci dovrebbe fare altrettanto, con lo stesso contributo in termini economici e di tempo che abbiamo messo noi: dovrebbe offrire al Comune la disponibilità economica ad una manutenzione straordinaria della fontana per la sua rimessa in funzione in modo da esaltare tale monumento anziché osservarlo malinconicamente a distanza lasciando che vada in rovina. So che l’Unuci può farlo e credo che il Comune sarà lieto di accogliere una simile proposta, così come le tante proposte che provengono da chi ha voglia di costruire e non solo di criticare con le mani in tasca stando a guardare coloro che agiscono”.

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