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Regioni ed Enti Locali

No ai rifiuti nucleari in Sicilia, Gabriele Urzì (siAmo la Sicilia): “occorreranno iniziative forti”

Bsiamo la siciliaen 90 mila metri cubi di rifiuti nucleari italiani potrebbero arrivare presto in Sicilia. La scelta ricadrebbe su un’ex miniera di salgemma perché i depositi salini, per la loro bassa permeabilità, si prestano ad ospitare, a lungo termine, rifiuti nucleari.

“Preoccupanti le indiscrezioni sulla possibilità che la Sicilia potrebbe essere scelta come sede per lo stoccaggio di rifiuti nucleari. Sembrerebbe – afferma Gabriele Urzì Presidente di siAmo la Sicilia – che i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente abbiano individuato un’ex miniera di salgemma nei pressi dei comuni di Agira, Leonforte e Nissoria, nell’Ennese”.
“Grave che la Sogin (la società di Stato responsabile della dismissione degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi), di concerto con i Ministeri sopra citati, abbia lanciato una subdola campagna informativa in ordine al progetto in argomento, finalizzata a convincere gli italiani ad accettare il materiale tossico nel proprio “giardino”.

“Siamo all’assurdo. – continua Urzì – sembra la pubblicità del Mulino Bianco. Se questa sciagurata scelta dovesse realizzarsi, promoveremo un’azione forte in Sicilia. Occorre ergere barricate contro i governi, Regionale e Nazionale, che vorrebbero usare la Sicilia come una pattumiera e che non solo non investono sul territorio impedendo di produrre, ma vogliono persino inquinare il nostro suolo e mettere a repentaglio la nostra salute. Le miniere, casomai, vanno usate, insieme al turismo e all’agricoltura, per rilanciare l’economia siciliana, non per contenere rifiuti”.

“Abbiamo già lanciato una campagna di denuncia e sensibilizzazione sulla nostra pagina Facebook (SiAmo la Sicilia) e twitter (@siamolasicilia) e utilizzzeremo anche il nostro sito internet www.siamolasicilia.com ”.

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