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Politica

Nuovo bando TPL, Servire Agrigento: “Più coraggio per non ripetere gli errori del passato”

“Seppur tardivamente, prendiamo atto che le nostre osservazioni sulla necessità di aprire una seria riflessione sulle criticità e le anomalie del trasporto pubblico locale nella città di Agrigento siano state recepite dall’ Amministrazione comunale e dal Consiglio comunale che – alla vigilia della nuova gara ad evidenza pubblica – ha istituto una Commissione di studio per valutare proposte e criticità”.

Lo afferma il coordinatore provinciale del movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello a proposito del nuovo bando per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale ad Agrigento.

“I buoni propositi di riorganizzare il servizio per superare le croniche debolezze e dotare la città di un sistema di mobilità più moderno e sostenibile devono trovare adesso il giusto e doveroso riconoscimento partendo dall’imprescindibile necessità di adeguare il biglietto a tempo, ponendo fine ad una anomalia tutta agrigentina protrattasi nel tempo e nel silenzio delle Amministrazioni comunali succedutesi.

Riteniamo che nell’ambito del chilometraggio annuo attualmente riconosciuto dalla Regione siciliana (844.592 km) occorre riprogettare l’intero assetto della rete rimodulando i percorsi delle linee tenendo conto delle peculiarità e delle distanze del territorio. Così come appare indifferibile la necessità di assicurare un più efficiente collegamento tra i quartieri e il centro città aumentandone la frequenza delle corse e di apportare delle integrazioni ai percorsi già esistenti per consentire ai visitatori di raggiungere più agevolmente e anche nelle ore notturne i siti archeologici, le aree di interesse storico-culturale (Duomo, Casa natale di Luigi Pirandello), la frazione balneare di San Leone nonché i luoghi più importanti dal punto di vista dei servizi, come ospedale, cimiteri e centro commerciale a salvaguardia degli anziani e delle fasce deboli dell’utenza.

La sfida per una città che vuole valorizzare al meglio la propria immagine – conclude Raoul Passarello – passa da un sistema di mobilità ottimale, da mezzi più moderni e meno inquinanti, da servizi di informazione e di attesa di alta qualità (paline, sedili e pensiline) ma soprattutto dalla capacità della politica di vigilare sul rispetto degli obblighi contrattuali per evitare di ripetere errori e sviste del passato che hanno comportato costi aggiuntivi per l’utenza, anomalie e disservizi”.

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