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Lavoro Unione Europea

Occupazione: da una relazione della Commissione Europea emerge una maggiore crescita delle retribuzioni

europa immigrazioneOggi la Commissione Europea ha pubblicato la sua relazione annuale sul mercato del lavoro e l’andamento delle retribuzioni in Europa.

L’edizione di quest’anno conferma le tendenze positive del mercato del lavoro osservate nell’UE. Con oltre 235 milioni di persone occupate, sono stati superati i livelli di occupazione precedenti la crisi. Anche la disoccupazione, attualmente al 7,6 %, si sta avvicinando ai livelli registrati prima della crisi. Dalla relazione emerge inoltre che per le persone disoccupate è diventato più facile trovare un lavoro. D’altro canto, modalità di lavoro più flessibili hanno avvantaggiato sia le imprese che le persone, ma in alcuni casi hanno creato divisioni tra lavoratori con diversi tipi di contratto: i lavoratori con contratti a tempo determinato e i lavoratori autonomi sono meno tutelati.

Marianne Thyssen, Commissaria per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha commentato: “Sempre più persone in Europa riescono a trovare un lavoro e stiamo assistendo al livello di occupazione più alto mai registrato. L’Europa sta cogliendo i frutti di riforme strategiche mirate, ma nel contempo è necessario affrontare ulteriori sfide. Dobbiamo garantire condizioni di lavoro eque e protezione per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro situazione lavorativa. Sulla base del pilastro europeo dei diritti sociali, che abbiamo avviato il 26 aprile, stiamo lavorando per modernizzare le norme in materia di contratti di lavoro e protezione sociale al fine di ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro in tutta l’UE.”

Dalla relazione annuale sul mercato del lavoro e l’andamento delle retribuzioni del 2017 emerge inoltre che nel 2016 le retribuzioni hanno registrato un incremento dell’1,2 % nella zona euro e sono aumentate in quasi tutti gli Stati membri. Gli Stati membri con livelli retributivi relativamente bassi (ad esempio i paesi baltici, l’Ungheria e la Romania) hanno registrato gli incrementi maggiori. Ciò significa che le retribuzioni stanno convergendo in tutta Europa. In molti paesi il tasso di crescita delle retribuzioni è tuttavia ancora inferiore al previsto a causa dei recenti cali della disoccupazione. In quasi tutti gli Stati membri, inoltre, le retribuzioni dei lavoratori con contratto a tempo determinato sono inferiori a quelle dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato, soprattutto negli Stati membri che registrano una più alta percentuale di lavoro a tempo determinato.

Nell’ambito del pilastro europeo dei diritti sociali, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per migliorare l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare di genitori e prestatori di assistenza che lavorano, e ha avviato consultazioni delle parti sociali per modernizzare le norme in materia di contratti di lavoro e per garantire l’accesso alla protezione sociale per tutti. Una volta adottate, tali iniziative potrebbero rispondere alle sfide evidenziate nella relazione sul mercato del lavoro e l’andamento delle retribuzioni in Europa di quest’anno, quali la segmentazione del mercato del lavoro e la mancanza di protezione dei lavoratori atipici.

Contesto
La relazione sul mercato del lavoro e l’andamento delle retribuzioni in Europa esamina il mercato del lavoro da un punto di vista macroeconomico. Fornisce analisi dei recenti sviluppi dell’occupazione e delle retribuzioni, esaminando la zona euro e l’UE nel suo complesso rispetto ai suoi partner commerciali a livello mondiale. Ogni edizione include un capitolo tematico che approfondisce l’analisi macroeconomica di una questione pertinente. Le edizioni precedenti della relazione sono disponibili qui.

La proposta relativa al pilastro europeo dei diritti sociali, adottata dalla Commissione il 26 aprile 2017, stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l’equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2017, il Presidente Juncker ha confermato l’impegno della Commissione a portare avanti il pilastro come strumento essenziale per affermare i valori europei e creare un’UE più profonda e più equa: “E se vogliamo evitare la frammentazione sociale e il dumping sociale in Europa, gli Stati membri devono approvare il pilastro europeo dei diritti sociali il più presto possibile, al più tardi al vertice di Göteborg a novembre.” Il vertice sociale per l’occupazione e la crescita eque si terrà a Göteborg (Svezia) il 17 novembre 2017. Maggiori informazioni sul vertice sono disponibili qui.

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