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Operazione antimafia “Proelio”: oggi gli interrogatori di garanzia

carcere petrusaSono in programma oggi gli interrogatori di garanzia degli agrigentini coinvolti nell’operazione denominata “Proelio” condotta dalla Dda di Catania su presunti legami fra esponenti di Cosa Nostra del ragusano e dell’agrigentino ed esponenti delle ‘Ndrine calabresi.

L’operazione, come si ricorderà, ha portato a 19 misure cautelari e 30 decreti di perquisizione. Quattro, in totale, gli agrigentini coinvolti: Francesco Fragapane, 37 anni, di Santa Elisabetta, figlio di Salvatore, storico numero uno di Cosa Nostra agrigentina degli anni Novanta; Roberto Lampasona, 40 anni, di Santa Elisabetta; Antonino Mangione, 37 anni, di Raffadali; Giuseppe Quaranta, 49 anni, di Favara.

Per gli investigatori vi sarebbero presunti legami fra Cosa Nostra di Vittoria e Comiso, con esponenti delle ‘Ndrine calabresi e le famiglie mafiose di Santa Elisabetta, nell’agrigentino. L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Catania, avrebbe portato a smascherare presunte attività illecite incentrate sul traffico di cocaina che veniva smerciata in tutta la Sicilia, provincia di Agrigento compresa.

 

Ma non era solo il commercio di droga al centro degli “affari” di questo insolito legame; c’era infatti anche l’abigeato fra le attività illecite che avrebbe portato al furto di interi greggi e capi di bestiame a danno di aziende siciliane. Secondo gli investigatori erano le famiglie calabresi a rubare i capi di bestiame, grazie alle indicazioni dei basisti locali, per essere poi rivenduti in Calabria.

Gli interrogatori di garanzia si svolgeranno nelle carceri di Agrigento e Catania.

 

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