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Ospedale di Ribera, l’assessore Sgrò. “assoluta necessità di avere a disposizione un pronto soccorso ordinario”

“Da alcune settimane sembra quasi che chiunque parli anche dell’Ospedale di Ribera venga tacciato come un criminale, come se intervenire a difesa dell’ospedale di Ribera sia diventato un reato”.
Lo afferma l’Assessore del Comune di Ribera Giuseppe Maria Sgrò intervenendo sulla questione che riguarda il nosocomio riberese.
“Credo che sia prioritario – aggiunge l’Assessore Sgrò – innanzitutto smorzare le polemiche che si susseguono ormai da giorni e, semmai, focalizzare l’intera questione sull’unico aspetto di fondamentale importanza e sul quale credo che nessuno possa dissentire: la Città di Ribera e l’intero comprensorio hanno assoluta necessità di avere a disposizione un pronto soccorso ordinario. Da questo aspetto credo che non si possa più prescindere e quindi ritengo si debbano in ogni modo evitare frizioni e contrasti tra Istituzioni, comitati e cittadini di Ribera e Istituzioni, comitati e cittadini di Sciacca. Ricordo che anche l’On. Catanzaro assieme ai deputati del PD, per esempio, appena un paio di mesi fa avevano presentato una interrogazione al Presidente della Regione Siciliana ed all’Assessore Regionale alla Salute chiedendo chiarimenti in merito alla risoluzione delle diverse criticità che investono da anni l’Ospedale di Ribera. L’on. Catanzaro parlava giustamente di diversi problemi registrati nella struttura ospedaliera riberese: dalla scarsa disponibilità di personale sanitario e di posti letto alla difficoltà a gestire le urgenze. E giustamente sottolineava come la suddetta condizione di carenza di servizi e una organizzazione precaria e non adeguata determinano anche un sovraccarico di accesso al vicino ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, che affronta anch’esso difficoltà soprattutto dal punto di vista della carenza di personale. Attraverso questa interrogazione i parlamentari regionali del PD chiedevano al Presidente Schifani ed all’Assessore Volo se vi era la volontà di porre in essere tutte le misure necessarie a risolvere al più presto le problematiche esposte. Ritengo che non sia cambiato nulla rispetto ad un paio di mesi fa. Che sia chiaro ancora una volta, tutti noi siamo del parere che tra l’ospedale di Ribera e quello di Sciacca non vi debbano essere doppioni all’interno delle offerte sanitarie, bensì servizi complementari; così come tutti noi a Ribera siamo del parere che l’ospedale di Sciacca debba continuare ad essere ospedale DEA di I livello mantenendo tutte le unità operati esistenti”.

“Detto questo – conclude Sgrò – e sottolineando che per le Istituzioni, i comitati ed i cittadini di Ribera, di Sciacca e di tutto il comprensorio questo è il tempo di smorzare i toni e di collaborare e non di certo quello di alimentare polemiche, ci tengo ulteriormente a sottolineare che il nostro intento da sempre è quello di occuparci di entrambi gli ospedali e fare in modo che questi possano lavorare al meglio. Nessun riberese vuole il male dell’ospedale di Sciacca: il nostro obiettivo e le nostre azioni sono mirate a salvaguardare entrambe le strutture, facendo si che al loro interno ci siano offerte unitarie e complementari.
Allo stesso modo, rivendichiamo con forza il diritto di parlare a difesa dell’ospedale di Ribera, struttura sanitaria che ha una storia centenaria, senza che questo venga considerato (come qualcuno pensa) un atto di “lesa maestà”. Le esigenze che stiamo portando avanti non sono certo mirate a penalizzare Sciacca, ma semmai anche ad aiutare Sciacca, e quindi reazioni campanilistiche e non giustificate, in questo contesto, credo siano contrarie alle più elementari norme del buonsenso e ingiustificabili su ogni piano. Così come Ribera, Sciacca e l’intero comprensorio hanno necessità che l’ospedale Giovanni Paolo II continui ad essere ospedale DEA di I livello, non soltanto sulla carta ma funzionalmente a tutti gli effetti mantenendo tutte le unità operative, così le stesse realtà hanno la necessità che anche l’ospedale di Ribera venga potenziato e dotato di un pronto soccorso ordinario. E tutti noi, Istituzioni, comitati e cittadini stiamo lottando, alla luce del sole e con tutte le nostre forze, affinché questa necessità non più rimandabile diventi realtà”.

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