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Palma di Montechiaro, chiesto finanziamento per la realizzazione di un parco gioco inclusivo a favore dei soggetti disabili

Il Comune di Palma di Montechiaro, tramite il sindaco, Stefano Castellino, ha deciso di partecipare alla domanda di ammissione al finanziamento dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali per la realizzazione di un parco gioco inclusivo a favore dei soggetti disabili.

Il Comune ha già individuato l’area dove dovrà sorgere, in Piazza Giulio Castellino.
La domanda è stata corredata dai documenti richiesti, in particolare con la deliberazione della Giunta con l’indicazione della fonte finanziaria a copertura del cofinanziamento pari ad 10 mila euro.

“Negli ultimi anni la qualità della vita dei bambini con disabilità – dice il sindaco Castellino – nella nostra cittadina, ha fatto enormi passi in avanti, arrivando ad una condizione di integrazione in molti ambiti ordinari della vita. Sempre più spesso i bambini con disabilità vivono e crescono in famiglia, con i propri genitori e fratelli, frequentano le scuole ordinarie, hanno accesso ad una serie importante di servizi sanitari e riabilitativi e – in molti casi – frequentano le società sportive, i gruppi educativi, i laboratori creativi. Anche laddove il livello di integrazione è elevato risulta ancora difficile incontrare bambini con disabilità vivere momenti informali e ludici in integrazione con i loro coetanei. Soprattutto è difficile vedere un bambino con disabilità nei nostri “parchetti” ovvero in quei luoghi dove al termine dell’orario scolastico molti bambini si incontrano, giocano e si divertono prima di tornare a casa. I molteplici bisogni che caratterizzano la disabilità portano infatti a concentrare l’attenzione della famiglia, dei servizi e della comunità sulla “disabilità” prima che sul bambino, con un forte utilizzo di energie verso attività ritenute “utili” perché “riabilitative”. Quindi si tende ad operare con una mentalità che affronta le problematiche della disabilità solo da un punto di vista scolastico e/o riabilitativo, mettendo il focus sul bambino in sé e sui suoi bisogni di bambino. Negli ultimi anni la qualità della vita dei bambini con disabilità ha fatto enormi passi in avanti, arrivando ad una condizione di integrazione in molti ambiti ordinari della vita. Sempre più spesso i bambini con disabilità vivono e crescono in famiglia, con i propri genitori e fratelli, frequentano le scuole ordinarie, hanno accesso ad una serie importante di servizi sanitari e riabilitativi e – in molti casi – frequentano le società sportive, i gruppi educativi, i laboratori creativi. Anche laddove il livello di integrazione è elevato risulta ancora difficile incontrare bambini con disabilità vivere momenti informali e ludici in integrazione con i loro coetanei. Soprattutto è difficile vedere un bambino con disabilità nei nostri “parchetti” ovvero in quei luoghi dove al termine dell’orario scolastico molti bambini si incontrano, giocano e si divertono prima di tornare a casa. I molteplici bisogni che caratterizzano la disabilità portano infatti a concentrare l’attenzione della famiglia, dei servizi e della comunità sulla “disabilità” prima che sul bambino, con un forte utilizzo di energie verso attività ritenute “utili” perché “riabilitative”. Quindi si tende ad operare con una mentalità che affronta le problematiche della disabilità solo da un punto di vista scolastico e/o riabilitativo, mettendo il focus sul bambino in sé e sui suoi bisogni di bambino. L’area giochi in progetto risulta essere centrale nel contesto urbano di Palma di Montechiaro nord, in quanto si sviluppa all’interno di un ambito densamente urbanizzato accanto ad una chiesa. Essa, inoltre, richiama numerosi utenti, anche non direttamente gravitanti attorno al parco urbano, in quanto sono presenti vari parcheggi, vi sono numerose alberature che consentono la fruizione anche nei mesi estivi ed è presente un chiosco. Tale progetto vorrebbe tradurre l’abbattimento delle barriere anche nel momento del divertimento, a partire da quelle ambientali che ostacolano ancora oggi una relazione libera tra bambini, con o senza disabilità, fino a quelle di carattere culturale”.
Nove sono i giochi previsti per questo parco giochi inclusivo. La spesa complessiva è di 50mila euro.

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