Palma di Montechiaro, il Comune condannato: dovrà risarcire oltre 1 milione di euro per l’occupazione illegittima di terreni

Dopo oltre vent’anni di attesa, arriva la parola fine su una complessa vicenda urbanistica e giudiziaria che ha visto protagonisti quattro cittadini di Palma di Montechiaro, proprietari di terreni occupati illegittimamente dal Comune senza alcun decreto formale di esproprio. Con una sentenza emessa il 30 giugno 2025, la Corte di Appello di Palermo ha condannato l’amministrazione comunale al pagamento di 1.176.966,94 euro a titolo di indennità per l’acquisizione sanante delle aree, oltre a 17.500 euro per le spese legali.
La vicenda trae origine nel 2000, quando il Comune di Palma di Montechiaro, nell’ambito di un programma edilizio per la realizzazione di 25 alloggi a scopo sociale nell’area urbana denominata Calvario Pizzillo, occupò dei terreni appartenenti ai signori C.C., F.C., C.M. e C.R., tutti residenti nella cittadina agrigentina. Tuttavia, l’occupazione avvenne senza mai formalizzare il procedimento ablatorio, ovvero senza l’emissione del previsto decreto di esproprio.
Solo nel 2016, a distanza di oltre 15 anni, i proprietari decisero di rivolgersi alla giustizia amministrativa, chiedendo la restituzione delle aree o, in alternativa, l’acquisizione sanante con relativo risarcimento. A seguito di una decisione favorevole, il Comune procedette a riconoscere un’indennità pari a 485.388,60 euro, cifra ritenuta però inadeguata dai legittimi proprietari.
Da qui il ricorso, patrocinato dall’avvocato Girolamo Rubino, alla Corte di Appello di Palermo. Il legale ha sostenuto che la stima fosse stata calcolata erroneamente, in quanto non aggiornata al valore reale dei terreni al momento dell’acquisizione e priva del corretto indice di edificabilità desunto dal Piano Regolatore Generale del 2006. Inoltre, è stata contestata l’assenza di indennizzo per il periodo di occupazione illegittima.
La Consulenza Tecnica d’Ufficio disposta dalla Corte ha confermato la validità delle tesi difensive, portando alla definitiva pronuncia del 30 giugno. Con questa sentenza, i giudici hanno riconosciuto ai proprietari il diritto a un indennizzo di oltre un milione di euro, quasi triplicando la somma inizialmente offerta dal Comune.
L’esito del giudizio rappresenta una importante vittoria per i cittadini coinvolti, che dopo anni di battaglie legali hanno finalmente ottenuto il giusto riconoscimento dei propri diritti patrimoniali. La sentenza costituisce anche un precedente significativo in materia di acquisizione sanante e valutazione corretta dei danni derivanti da occupazioni illegittime da parte della Pubblica Amministrazione.