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Politica

Palma di Montechiaro, politiche giovanili e cultura: Malluzzo presenta due mozioni

“Ho depositato e protocollato all’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale due mozioni inerenti a due settori importanti per una comunità: politiche giovanili e cultura”.

Lo afferma il consigliere comunale di Palma di Montechiaro, Salvatore Malluzzo, che aggiunge: “In un contesto abbastanza travagliato e delicato, in cui i giovani sono fortemente lontani dal mondo della politica, per non dire sfiduciati e stanchi, spetta a noi, istituzioni, cercare di mettere in atto “strumenti” che facciano da collante con il mondo dei giovani, dei miei coetanei, spetta a noi incentivare l’interesse primario verso la “res publica” facendo conoscere l’apparato amministrativo, burocratico, ma soprattutto come si opera all’interno di un ente. Motivo per cui, ho chiesto all’intero Consiglio Comunale, attraverso l’istituto della mozione, la modifica di un regolamento che disciplina un organo, già dal 2001 esistente nel nostro comune, cioè “il baby consiglio”, mentre al Sindaco l’avvio al procedimento elettivo dello stesso”.

“Il Baby Consiglio, oggi, risulta presente in tantissimi comuni della nostra penisola Italiana e vuole rappresentare un vero “strumento” di richiamo non solo al senso civico da parte dei ragazzi e delle ragazze, ma principalmente un mezzo di avvicinamento alle istituzioni e alla Politica perché è in loro che ricadono le sorti future della nostra società ed è con loro che dobbiamo, incessantemente, come istituzioni e come politica confrontarci e dialogare prendendo spunto, anche, dalle loro idee. Se nei giovani va polarizzata l’attenzione, per la nostra comunità, l’incremento della cultura, non può che rappresentare un settore cardine per un punto – seppur timido – di partenza verso un riscatto sociale; ed è per questo che ho proposto alla Massima Assise comunale e principalmente al sindaco – con una seconda mozione – di dare piena attuazione ad un’istituzione culturale deliberata – dalla stessa – nel 2013 e denominata “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”. Tra le finalità che vengono associate alla succitata Istituzione, vi è lo studio approfondito della figura di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, celebre scrittore de “Il Gattopardo”, famiglia – quella dei Tomasi – che ha gettato le basi di fondazione della nostra città; non solo, vi è anche la possibilità di dare inizio ad un progetto che porti alla nascita di un “Museo civico” che esalti le nostre tantissime bellezze”.

“Diverse città, oggi, vedono nelle fondazioni e/o Istituzioni di carattere culturale, un vero “volano” – anche – dell’economia, poiché, l’interesse da parte dei turisti nei confronti di una città, non fa altro che provvedere ad un elevazione della stessa vi è d’esempio Agrigento con la Fondazione “Luigi Pirandello” o Racalmuto con la Fondazione “Leonardo Sciascia”. Attraverso questa mozione, ho chiesto al sindaco, poiché di sua prerogativa, di inviare al Consiglio Comunale i tre curricula- così come disposto dal regolamento dell’Istituzione Culturale – della figura del futuro Direttore Scientifico, che dovrà gestire l’istituzione e relazionarsi con le istituzioni locali e ai colleghi Consiglieri Comunali di indicare come membri del Consiglio D’Amministrazione tre personalità di alta levatura, tre educatori che da sempre si sono impegnati per il riscatto della nostra comunità: il Prof. Cesare Mario Giganti (Docente in pensione di filosofia e storia e discendente diretto del Dott. Ferdinando Fiandaca, storico di Palma di Montechiaro), la Prof.ssa Laura Carmen Sanfilippo ( Preside dell’Istituto di scuola media – superiore “Tomasi – D’Arrigo”) e l’Ins. Lina Vizzini (Docente e artista). Ho proposto tre personalità di grande cultura, sicuro che sapranno fare e dare tanto alla nostra città, rendendola ancora più elevata”.

“Spero e sono fiducioso, che il Consiglio Comunale si mostri concorde in maniera unanime su queste due rilevanti ed importanti mozioni, “tout court” positive per la nostra comunità e prive di qualsiasi colore politico o schieramento.
Continuo a ribadire l’idea avuta sin dal primo giorno del mio insediamento: la politica deve essere non fine a se stessa, ma servizio reso al nostro vero “organo giudicante”: il cittadino”, conclude Malluzzo.

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