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Piano individuali di risparmio: cosa sono e come investire nei fondi Pir

I piani individuali di risparmio (PIR) sono una forma di investimento a medio termine, introdotti attraverso la Legge di Bilancio 2017, volti a veicolare i risparmi dei piccoli investitori verso le piccole e medie imprese italiane.

I risparmiatori che decidono di investire nei fondi PIR attivano un programma di risparmio di 5 anni e hanno diritto a condizioni agevolate come l’esenzione dalle imposte su plusvalenze, capital gain e di successione.

I fondi PIR sono gestiti dalla società di gestione del risparmio (SGR) o da società assicurative e sono riservati solo alle persone fisiche, ciò significa che non possono essere sottoscritti ad altri soggetti giuridici.

 

PIR investimento: come funziona

Ogni PIR deve essere attivo e mantenuto per almeno 5 anni e non può superare la soglia dei 30mila euro di investimento. Un singolo investitore può investire in diversi piani individuali di risparmio per un massimo di 150mila euro di investimento.

Le risorse ottenute tramite i pir piani individuali di risparmio possono essere investite in altri strumenti finanziari come obbligazioni, azioni, conti correnti bancari e quote di fondi di investimento.

La normativa prevede che il 70% dell’investimento deve essere destinato a strumenti finanziari emessi dalle imprese italiane o dalle imprese europee con sede in Italia.

I pir di investimento non hanno un limite di tempo massimo ma offrono agevolazioni sulle tasse solo ai piani di investimento di una durata minima di 5 anni, quindi rientrano nella categoria di investimento a medio/lungo periodo.

I PIR costituiti da gennaio 2020 comprendono ulteriori vincoli, tra cui l’obbligo di investire il 5% del 70% dell’investimento in strumenti finanziari di imprese diverse da quelle presenti in FTSEMib e FTSEMid Cap.

Quali sono gli strumenti oggetto dei PIR?

 

 

Quali sono le differenze tra PIR ed ELTIF

I piani individuali di risparmio sono stati introdotti per indirizzare il risparmio delle famiglie italiani verso strumenti finanziari delle PMI al fine di garantire alle imprese italiane una somma di denaro costante.

Gli ELTIF (European Long Term Investments) sono stati creati al fine di realizzare una fonte di finanziamento per le PMI europee ma, rispetto ai PIR, possono essere considerati un investimento a lungo termine.

I PIR sono volti a finanziare le imprese italiane e il 70% dell’investimento deve essere indirizzata esclusivamente a strumenti finanziari di imprese residenti nel territorio italiano o con stabile organizzazione nel territorio italiano. Gli Eltif, invece, prevedono che il 70% del capitale deve essere investito in “investimenti ammissibili”.

I piani individuali di risparmio non prevedono una soglia minima di investimento ma una soglia massima di 30mila euro annui, mentre gli Eltif prevedono una soglia minima che ammonta a 10mila euro.

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