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Politica Regioni ed Enti Locali

Picarella: “Allarmismo ingiustificato sui fondi perequativi. Non sono a rischio gli aiuti alle imprese”

“La misura stanziata dal Governo Musumeci e approvata nel bilancio regionale – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive Francesco Picarella – non corre nessun rischio”.

“E’ stato infatti pubblicato giorno 31 dicembre scorso, il decreto d’impegno relativo ai 263,5 milioni del Fondo Perequativo e dei 115 milioni del Fondo per investimenti per il 2020, per mettere in salvo le agevolazioni a favore dei Comuni e dei loro bilanci e per sostenere gli operatori economici con una significativa riduzione dei tributi locali, in particolare della Tari.
Alle imprese della città di Agrigento sono state concesse, in un primo riparto, agevolazioni tributarie in materia di IMU-TARI-TOSAP e Imposta di Pubblicità per un importo complessivo pari ad € 2.677.167,81.
La sollecitazione pubblica del consigliere Spataro, seppur legittima, alimenta un ingiustificato allarmismo agli imprenditori e alle partite iva, che proprio in questo momento tutto hanno bisogno che di politica fatta di annunci e da polemiche. Azioni queste che non appartengono all’operato amministrativo del Sindaco Miccichè e della giunta, volta prevalentemente a fare le cose e poi mettere alla giusta conoscenza la cittadinanza.
Per ulteriore chiarezza, si informa che gli uffici finanziari del Comune in tal senso hanno già impegnato l’Inpa, che è l’ente di riscossione, sui propri adempimenti, così come sta predisponendo la modulistica necessaria per ottenere il beneficio delle agevolazioni previste, quindi in tempo utile per le scadenze previste, il tutto per come determinato dal regolamento approvato dal Consiglio comunale in data 24 settembre 2020, seduta nella quale proprio il Consigliere Spataro risulta assente”.

Pronta la replica del consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro: “Non si può confondere un’azione costruttiva e di pungolo con allarmismo. Spingere l’amministrazione ad agire, tenuto conto che a fronte di scadenze incombenti non ci sono atti di riscontro, ritengo sia un mio legittimo dovere, derivante dal ruolo istituzionale assegnatomi democraticamente dai cittadini. Al contrario di chi non risulta eletto, ma è stato nominato in giunta”. Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, risponde all’assessore Francesco Picarella, in merito alla questione legata all’utilizzo dei fondi perequativi, messi a disposizione dalla Regione, per consentire ai Comuni la compensazione in ordine alle minori entrate determinate dall’esenzione o riduzione di Tari, Tosap, imposta sulla pubblicità e Imu, in favore degli operatori economici, enti e associazioni per il periodo in cui le attività, nel corso del 2020, sono risultate sospese o soggette a limitazione a seguito dell’emergenza Covid-19. “Gli uffici finanziari è vero che si sono mossi – chiarisce Spataro – ma Picarella non dice che la macchina si è messa in movimento dopo mia espressa richiesta e dopo espresso contatto telefonico che ho avuto con il dottore Mantione, seguita dall’interlocuzione nei confronti dell’INPA, in riferimento a Tosap ed imposta di pubblicità. In buona sostanza – evidenzia Spataro – ho fatto quello che avrebbe dovuto fare Picarella, il quale ad oggi risulta inesistente politicamente ed amministrativamente. Ma è anche distratto, come testimoniano i suoi comunicati stampa. Ad esempio rispetto a quello sull’emergenza Covid, il suo intervento è stato immediatamente smentito dal suo stesso sindaco. Meno male, aggiugerei io. Il fatto poi che il sottoscritto non era presente in aula al momento dell’approvazione del regolamento, che riguarda la delibera sul riparto del fondo perequativo, cosa significa? Non comprendo la sottolineatura di Picarella, a cui vorrei ricordare che lui, lo scorso anno in piena pandemia, spingeva, seppur in altre vesti, verso la realizzazione della festa del Mandorlo. Poi sappiamo tutti cosa è accaduto e le conseguenze che continua a portarsi dietro l’emergenza sanitaria. Anche sul fronte dei mercatini, il suo indirizzo politico-amministrativo è risultato incomprensibile. Anche in questo caso il sindaco, visto l’allarmante scenario pandemico in corso, ha deciso responsabilmente di bloccare la sua proposta di andare avanti. Infine la Consulta del turismo: lui vorrebbe intestarsi la paternità, ma non è così – afferma Spataro – la verità è ben altra. Se ne deve fare una ragione, così come deve accettare il lavoro e l’operosità dei consiglieri comunali che, pur non percependo un’indennità fissa mensile, si muovono per gli uffici nell’interesse della città. Un apprezzamento al dottore Mantione, dirigente del settore finanziario, – conclude Spataro – che mantiene la barra dritta e permette al Comune di mantenersi a galla malgrado sia ai minimi storici sul piano del personale e lavori dalla mattina alla sera anche per coprire mancanze dell’amministrazione”.

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