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Cronaca Regioni ed Enti Locali Spalla

Porto Empedocle, “Bilanci falsificati per evitare il patto di stabilità”: Firetto: “A giudizio senza un perché

Il gup del Tribunale di Agrigento ha rinviato a giudizio l’ex Sindaco Calogero Firetto, l’ex dirigente dei servizi finanziari del Comune di Porto Empedocle e quattro revisori dei conti.

La decisione riguarda però non tutte le ipotesi accusatorie formulate dalla Procura della Repubblica. La vicenda ruota attorno la presunta falsificazione dei bilanci del Comune di Porto Empedocle per evitare il regime previsto dal c.d. patto di stabilità.

L’accusa ipotizza false attestazioni nei bilanci che sarebbero stati “gonfiati” dal 2011 al 2014.

Prosciolto invece uno solo degli ex revisori dei conti. Il processo si celebrerà, a partire dal 21 gennaio, davanti al giudice monocratico Fulvia Veneziano.

Appresa la notizia l’ex Sindaco di Agrigento commenta: “Premesso che rispetto ogni decisione giudiziaria, e comprendo pure che il rinvio a giudizio esprime la mera necessità di un approfondimento dibattimentale. Avrei voluto solo, per come denunciato dalla difesa, capire meglio di che cosa mi si accusa. Tre sono le sentenze assolutorie della Corte dei Conti. Assolto con formula piena dai giudici contabili. Eppure di nuovo a giudizio davanti al giudice ordinario per presunto sforamento del patto di stabilità. Norma che tra l’altro, non è più in vigore. Occorre immediato giudizio nel quale sia dimostrato nel merito il paradosso delle contestazioni. Peraltro non sono stati considerati affatto i cosiddetti “spazi finanziari” assegnati, allora, ai Comuni con Decreto Ministeriale e che sono ben rintracciabili in Gazzetta ufficiale. Nel corso dell’incidente probatorio per gli anni 2013 e 2014 il problema atteneva l’utilizzo degli spazi finanziari concessi per legge. A quel punto, per dimostrarne il corretto utilizzo, abbiamo prodotto tutti i mandati di pagamento relativi al 2013 e al 2014. Mandati non acquisiti dalla pubblica accusa. Conclusione: mi si rinvia a giudizio per 2013 e non per il 2014. Tutto questo dopo che i medesimi fatti sono stati sviscerati dalla Corte dei Conti giudice naturale nella contabilità pubblica con ben tre diverse sentenze di assoluzione. Un’assurdità. Serve il dibattimento e serve al più presto“.