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Porto Empedocle, questione migranti: “non si può più parlare di emergenza. Fenomeno che si verifica ogni anno” – VIDEO

“Stamattina (ieri ndr) la Prefettura di Agrigento mi ha chiamato per un emergenza relativa allo sbarco di pochi migranti , di cui in prevalenza donne e bambini. Un caso umanitario, le persone vanno salvate ma ciò deve avvenire in modo che la salute di tutti venga garantita”.

A parlare è la Sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina che interviene così sul caso del trasferimento dei migranti da Lampedusa.

“Sono convinta che rispetto alla questione migranti non si possa più parlare di emergenza. Non si può parlare di emergenza rispetto ad un fenomeno che si verifica ogni anno ed ha precisi risvolti, casistiche conosciutissime e dinamiche rituali, che si ripetono quasi quotidianamente, nella bella stagione da decenni. Non si può parlare di emergenza quando una soluzione viene trovata subito per la città di Palermo, mentre chi vive il problema quotidianamente in modo drammatico viene abbandonato senza soluzioni. L’unica vera emergenza è quella sanitaria”.

“Allora vorrei capire:
– come mai si colloca una nave in rada per la quarantena nel porto di Palermo , nel Mar Tirreno , e si trascura invece il Canale di Sicilia, dove il fenomeno migratorio assume la massima estensione ed assistiamo al’ arrivo di migliaia di persone con sbarchi autonomi e “ fantasmi”.

– come sia possibile che questa soluzione proposta sia da me che dal Sindaco di Lampedusa, Totò Martello, a distanza di oltre un mese e mezzo NON SIA STATA ADOTTATA ED IL NOSTRO APPELLO A TUTELA DELLA GENTE NON SIA STATO ASCOLTATO, e la nostra gente continui ad essere messa a rischio da un incontrollato fenomeno migratorio.

– come mai invece a PALERMO la stessa nostra stessa richiesta, avanzata dal Sindaco della Orlando , rispetto ad un numero di sbarchi irrisorio, UNA NAVE PER LA QUARANTENA SIA ARRIVATA in rada IN POCHI GIORNI mentre da noi no.

– come mai si ritiene ammissibile e che non costituisca pericolo che viaggino con TRAGHETTI DI LINEA migranti di ignota provenienza , che poi sbarcano nella mia città e vengono trasferiti in strutture vicine e poco adatte al contenimento .. mentre addirittura a Palermo si ritiene che sbarcare gli immigrati a terra in questo periodo costituisca un tale pericolo per la popolazione da far trascorrere in mare la loro quarantena in una nave predisposta ad hoc.

– come mai la provincia di Agrigento sia lasciata senza le opportune e dovute soluzioni e nella nostra provincia si continui ad affrontare il fenomeno con le stesse modalità che negli anni passati, come non fossimo in una PANDEMIA mentre in altre città si viene “ illuminati “ e si trovano pronte ed adeguate soluzioni ..

– come mai prima a Porto Empedocle e poi a Siculiana siano stati allocati Immigrati senza sottoporli a quelle stesse regole e restrizioni cui siamo sottoposti noi cittadini italiani, a tutela della salute .. perché un virus non fa distinzione tra nazionalità .. non distingue e non discrimina il cittadino italiano dall’immigrato.

Credo che meritiamo una risposta”, conclude la Sindaca Carmina.

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