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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Porto Empedocle, sbarcati 150 migranti: fra loro 19 donne e 28 minori

migrantiSono terminate a Porto Empedocle (AG) le operazioni di sbarco, coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di Porto, di 150 migranti (tra cui 19 donne e 28 minori), tratti in salvo dalla nave “VAN AMSTEL” della Marina Militare olandese a seguito di un evento di

soccorso condotto nel Canale di Sicilia su disposizione della centrale operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera (Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo, alle dipendenze del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti).

L’unità è giunta in rada poco prima delle ore 8.00. Le operazioni di trasbordo e sbarco dei migranti (provenienti da Etiopia, Eritrea, Sudan ed altri paesi dell’africa subsahariana) sono state effettuate dalle motovedette CP 819 e CP 765 della Guardia Costiera e CC 710 dell’Arma dei Carabinieri. Militari della Guardia Costiera hanno fornito assistenza al dispositivo delle forze di polizia, degli operatori socio-sanitari e della Croce Rossa Italiana, coordinato dall’Autorità di P.S., cui i migranti – dopo il nulla-osta allo sbarco da parte dell’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera – sono stati affidati per gli adempimenti di rito ed il successivo trasferimento presso idonee strutture.

Dall’inizio dell’anno sono 1.583 i migranti (più 9 cadaveri) sbarcati a Porto Empedocle in occasione di 4 operazioni di trasbordo o sbarco coordinate dalla Capitaneria di Porto che hanno interessato 4 unità navali (1 nave privata, 1 unità della Marina Militare, 3 unità militari straniere), cui si aggiungono 5.668 migranti trasferiti con il traghetto di linea per le isole Pelagie e 18 migranti (più 2 cadaveri) intercettati in mare, o rintracciati a terra, in 2 operazioni di contrasto al fenomeno migratorio che hanno coinvolto personale e mezzi della Guardia Costiera, per un totale di 7.269 migranti (oltre, purtroppo, a 11 cadaveri) sbarcati a Porto Empedocle nel 2016.

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