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Porto Empedocle, unità navale in condizioni sub-standard: fermata la “Silver Lion”

Nel quadro del più ampio progetto di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero che vede fortemente impegnato il Corpo delle Capitanerie di Porto, gli uomini della Guardia Costiera di Porto Empedocle – Nucleo Port State Control, hanno emanato nella giornata di ieri il provvedimento di fermo ai sensi della Direttiva 2013/38 della Comunità Europea recepita dall’ordinamento legislativo italiano con il D.Lgs 67 del 2015 a carico della nave carico generale denominata “SILVER LION”.

Il provvedimento di fermo emanato nella giornata di ieri è stato adottato in quanto l’unità, successivamente ad una ispezione approfondita effettuata dagli ispettori PSC guidati dal Capitano di Fregata Gennaro Fusco risultava essere in condizioni sub-standard secondo le normative internazionali per la sicurezza della navigazione.

L’unità battente bandiera Antigua & Barbuda, riparatasi nella rada del porto di Porto Empedocle a causa del cattivo tempo, è stata infatti sottoposta a fermo a causa delle gravi carenze riguardanti il sistema di separazione delle acque di sentina prevista dalla Convenzione Internazionale MARPOL(Marine Pollution) generatore ausiliario di emergenza e per carenze al sistema di gestione della qualità.

Al momento l’unità risulta ancora ferma nel porto di Porto Empedocle, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzati a navigare. L’unità dovrà essere sottoposta ai controlli da parte degli ispettori del Registro Italiano Navale(Rina Services), responsabile del rilascio della certificazione di sicurezza e del Registro di classifica russo responsabile del rilascio del certificato sicurezza gestione qualità.

Giova ricordare che il Nucleo PSC della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, guidata dal Capitano di Fregata Gennaro Fusco ha da sempre profuso notevoli sforzi nella lotta al fenomeno delle “carrette” del mare, ovvero navi sub-standard che, in difformità delle convenzioni internazionali, navigano con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino nonché per la sicurezza e per le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano.
Infatti dopo gli importanti risultati ottenuti nell’anno 2018, che hanno fatto registrare il vivo apprezzamento da parte del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, dall’inizio sono già 4 le navi ispezionate dal Nucleo PSC.

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