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Regioni ed Enti Locali

Precari in protesta a Palermo: presenti anche i Sindaci dell’agrigentino

precari palermoOltre 5 mila i lavoratori precari presenti oggi a Palermo in occasione dello sciopero generale proclamato per protestare contro i tagli ai Comuni

Una situazione che metterà fortemente in “crisi” proprio quei lavoratori precari degli Enti Locali che da oltre 25 anni chiedono la stabilizzazione, garantendo giornalmente i servizi ai cittadini.

Stamani a Palermo alla manifestazione di protesta erano presenti anche gran parte dei sindaci dei Comuni che hanno voluto accompagnare i precari in quella marcia di “speranza” verso una attesa stabilizzazione.

Anche i sindaci dell’agrigentino, con in testa il primo cittadino di Agrigento, Lillo Firetto, accanto ai precari che con molta probabilità saranno oggetto di assunzione a tempo indeterminato. Presenti anche i sindaci di Porto Empedocle Ida Carmina, di Favara Anna Alba, di Bivona Giovanni Panepinto, di Licata Angelo Cambiano, di Palma di Montechiaro Pasquale Amato, di Cammarata Vincenzo Giambrone, di Naro Calogero Cremona, di Menfi Vincenzo Lotà e tantissimi altri.

Un sospiro di sollievo annunciato dal presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che giusto poche ore prima dell’inizio dello sciopero ha annunciato un piano al vaglio del governo regionale per l’inserimento di circa 16 mila lavoratori nella Resais, ente creato ai tempi della dismissioni degli enti minerari della Regione.

Per il governatore siciliano l’idea sarebbe quella di far assumere dalla Regione i lavoratori per poi successivamente “girarli” ai Comuni. Gli stipendi saranno coperti per l’80% con fondi regionali, mentre il restante 20% da fondi comunali. Un’idea che dovrà però passare al vaglio del governo nazionale per superare l’ostacolo del cd. “blocco delle assunzioni”.

Ieri era stato lo stesso sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ad accogliere l’invito dei lavoratori precari che lamentavano le “criticità politico-amministrative che paralizzano tutti gli strumenti finanziari e normativi utili alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro dell’annosa vertenza dei precari degli enti locali, che hanno motivato la proclamazione dello sciopero generale“.

 

 

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