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Presunto caso di malasanità nell’agrigentino: per l’esito di un esame istologico non bastano 100 giorni

Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione da parte di una nostra lettrice, la quale, lamenta un ritardo di oltre cento giorni per l’esito di un esame istologico.

E’ prassi consolidata il fatto che il Presidio Ospedaliero di Agrigento invii i campioni istologici alla unità operativa di anatomia patologica del Presidio Ospedaliero di Sciacca che fa parte della stessa Azienda Sanitaria Provinciale.

Alla paziente, rivoltasi al presidio ospedaliero di Agrigento dopo oltre 100 giorni dall’intervento, stupita per la mancata comunicazione dell’esito dell’esame istologico, viene risposto che il presidio ospedaliero di Sciacca non ha ancora provveduto ad inviarlo.

Considerato che, per l’esito dello stesso tipo di esame, in altre realtà, bastano appena dieci giorni e, addirittura, in tempo reale per l’esecuzione di un intervento chirurgico, in un’epoca in cui si parla sempre più di prevenzione, soprattutto in campo oncologico, la prognosi è strettamente legata alla tempistica di azione terapeutica.

Se questo non è un attentato alla salute, cos’è? Nel frattempo alla nostra lettrice non rimane che aspettare e sperare.

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, interpellata dalla nostra redazione, ha tenuto a precisare che probabilmente il periodo in esame riguardava una “carenza di organici avallata dalla scadenza di una convenzione con il Policlinico di Palermo. Un ritardo che però vede ad oggi una situazione fortemente migliorata perchè ci sono stati degli incarichi a tempo determinato che l’Azienda ha attribuito e conseguenzialmente è stata attivata una nuova convenzione con il ‘Vittorio Emanuele’ di Catania“.

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