Procura, Guardia di Finanza, Agenzia delle entrate insieme contro la “criminalità economica”
Lavoro sinergico tra le istituzioni, è questo uno dei primi obiettivi dell’anno prefissati dalla Procura della Repubblica di Agrigento, che stamattina, nel corso di una conferenza stampa, ha annunciato di avere stipulato un protocollo di intesa con Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate.
Un progetto illustrato durante la conferenza dal Procuratore Luigi Patronaggio (in foto), dal suo vice Ignazio Fonzo, dal comandante provinciale delle Fiamme gialle, Massimo Sobrà, e dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Pasquale Stellacci. La finalità ultima è quella di “rafforzare la lotta alla criminalità economica”. Un’intesa sinergica senza precedenti in Italia, che mira al recupero delle somme sottratte allo Stato. Una sorta di catena di montaggio in cui l’Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza avranno il compito di individuare l’evasione e la Procura agirà, in seguito, sequestrando gli eventuali beni confiscabili dallo Stato. E’ quanto auspicato da Patronaggio.
“L’idea di stipulare questo protocollo” afferma il procuratore aggiunto Fonzo, “nasce in seguito all’applicazione della legge sul rientro dei capitali in Italia che ha consentito nella sola provincia di Agrigento che rientrassero 5 milioni di euro”.
Un lavoro di equipe dunque che si attiverà nel momento in qui dovranno essere recuperate somme sottratte allo Stato. “Il nostro intervento” ha dichiarato durante la conferenza il colonnello Sobrà ”è previsto non solo in presenza di reati tributari ma in tante altre ipotesi che riguardano anche casi di corruzione, estorsione e persino reati ambientali”
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