Pullara: “La Sicilia brucia per gli incendi. Cronaca di un disastro annunciato”
“La Sicilia brucia per gli incendi. Cronaca di un disastro annunciato”. “Spenti i fuochi, resta la cenere delle responsabilità”.
“Così recita il titolo di un interessante articolo del giovane e preparato cronista di Live Sicilia Accursio Sabella. Non si riferisce, ovviamente, alle responsabilità penali che andranno accertate dalla magistratura”.
Ad intervenire è l’operatore politico licatese Carmelo Pullare (in foto), che aggiunge:
“Qui, tuttavia, si vuole prendere spunto dall’eloquenza di queste frasi per evidenziare le responsabilità politiche, riconducibili alla leggerezza e alla mancanza di prevenzione da parte del Governo regionale.
Già i dipendenti del Corpo forestale, attraverso il proprio sindacato, nei mesi tra marzo e maggio, hanno denunciato che non è stata compiuta alcuna attività di prevenzione. Si richiedeva, in particolare, di predisporre mezzi e risorse per la creazione dei cosiddetti “viali parafuoco”, utili a isolare le fiamme, e anche l’attività di pulizia del sottobosco. La risposta del Governo Crocetta: “Mancano i soldi”, raccontano. Mentre la legge che dovrebbe riformare il settore, e stanziare le relative somme, annunciata a Sala d’Ercole in occasione dell’ultima finanziaria, è ancora nella mente del governo Crocetta, insieme ai tanti altri interventi urgenti annunciati e mai attuati”.
“Il paradosso più grande, a livello politico e gestionale, sta nel fatto che il corpo forestale conta circa 7 mila persone, che, tuttavia, oggi non dispongono dei mezzi idonei a fronteggiare il fuoco. Alcuni dipendenti hanno denunciato di non poter disporre nemmeno di autobotti. Per non parlare degli operatori che dovrebbero occuparsi della prevenzione che non sono stati messi in condizione di poter svolgere efficacemente il proprio compito”.
“Quanto detto è suffragato, a fortiori, anche dalla Flai Cgil, dalle parole del Segretario Regionale che dice: “Abbiamo sempre ribadito che le attività di prevenzione non possono cominciare a dicembre, i tempi dei finanziamenti non possono decidere le sorti dei boschi. La carenza dei fondi non può dare adito a manutenzioni frammentate. Ci sono tratti di boschi in cui la manutenzione non viene fatta da troppo tempo. Le ultime operazioni per le attività di pulizia dei viali parafuoco sono scattate solo tre settimane fa””.
“Pur volendo essere indulgenti e mettendo da parte le critiche dovute per la mancanza di programmazione, il Governo Crocetta sembra, ormai, svuotato anche del minimo buon senso. Nonostante, infatti, la Sicilia pochi giorni prima della tragedia che ha travolto la provincia di Messina fosse stata investita da una terribile ondata di incendi nell’Isola di Pantelleria. I forestali sono stati impegnati, negli stessi giorni, in attività di “formazione”.
Il campanello d’allarme, in parole povere, era squillato già da un pezzo. La Regione, però, è stata troppo distratta e come sempre occupata nei soliti giochi di potere e adesso Crocetta grida contro gli “atti criminali”. Che sono sotto gli occhi di tutti. Ma non vede gli errori, i ritardi, le inefficienze del suo governo”, conclude Carmelo Pullara.