“Quattro anni per maltrattamenti”: condannato a Porto Empedocle un uomo che terrorizzava la compagna davanti ai figli
La prima sezione penale, presieduta da Agata Anna Genna, infligge quattro anni di reclusione e condanna al risarcimento di 5.000 euro a carico di un 40enne.
L’uomo è stato ritenuto colpevole dei reati di maltrattamenti e lesioni aggravate commessi ai danni della propria compagna.
Secondo quanto emerso nel corso del processo, la convivente sarebbe stata sottoposta per lungo tempo a un clima di vero e proprio terrore fatto di percosse, minacce e continue umiliazioni, talvolta consumatesi alla presenza dei due figli piccoli. Le violenze — denunciate dalla donna che si è costituita parte civile — comprendevano calci, schiaffi e pugni, accompagnati da insulti e frasi di disprezzo. In più occasioni, la violenza sarebbe stata perpetrata con l’uso di oggetti domestici, usati per colpire la vittima.
In una delle aggressioni più gravi, la donna riportò un trauma cranio-facciale e contusioni alle ginocchia dopo essere stata colpita e afferrata per il collo. Anche i genitori della vittima, intervenuti per difenderla, furono insultati e spintonati.
La difesa dell’imputato ha contestato in parte la ricostruzione dei fatti, ma le denunce e le testimonianze raccolte hanno convinto il collegio giudicante della sussistenza dei reati contestati. L’imputato potrà ora presentare ricorso in appello nei termini di legge.


















