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Raffadali, Cuffaro vince la battaglia: contributi ai comuni virtuosi in base alla popolazione

Alla fine, la minaccia di impugnare il decreto assessoriale che disciplina la percentuale dei premi ai comuni virtuosi, paventata dal sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro, ha prodotto gli effetti sperati.

Ieri sera, infatti, l’assemblea regionale ha approvato un emendamento che stabilisce che i contributi da distribuire ai comuni virtuosi, cioè quelli che riescono a realizzare una raccolta differenziata ottimale, devono essere calcolati in base alla popolazione e non alla densità demografica come era invece scritto sul decreto.
“Ieri – ci ha raccontato il sindaco Cuffaro – sono stato tutta la giornata in assemblea regionale per seguire la vicenda. Innanzitutto devo ringraziare l’onorevole Di Mauro per l’impegno che aveva preso nei miei confronti nel seguire la vicenda, e inoltre i deputati autonomisti che si sono fatti carico della questione presentando l’emendamento in assemblea.
Devo dire – ha aggiunto Cuffaro – che il Governo resosi conto dell’iniquità del vecchio decreto ha fatto suo l’emendamento presentato dagli autonomisti, ristabilendo principi di equità e giustizia che erano stati disattesi. Per questo ringrazio il Governo regionale e anche per aver portato la somma dei premi da distribuire da due a cinque milioni.
Con questo doppio passaggio – spiega Cuffaro – e cioè quello dell’aumento del premio e la nuova modalità di assegnazione il nostro comune non riceverà più i 36mila euro che gli erano stati assegnati ma una somma di almeno dieci volte superiore. I soldi serviranno per tamponare i buchi lasciati dai cittadini morosi (sono somme che recupereremo nel tempo) e abbiamo deciso di acquistare una spazzatrice piccola per pulire le stradine del nostro comune con lo spazzamento automatico e grazie al nostro personale del comune”.

Cuffaro, ancora una volta si dimostra amministratore attento e avveduto, infatti è già la seconda volta che impugna una legge regionale per confutarne la legittimità. Era accaduto già col Governo Crocetta che aveva deciso di istituire una sanzione per i comuni che non avessero rispettato la percentuale minima di raccolta differenziata.
Cuffaro anche allora impugnò il decreto ritenendolo illegittimo, chiedendone la sospensiva al TAR di Palermo che successivamente gli diede ragione, tanto che il Governo regionale fu poi costretto a fare marcia indietro. Oggi questa nuova battaglia, ancora una volta vinta, che porterà alcune centinaia di migliaia di euro nelle casse comunali, a tutto vantaggio dei cittadini.

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