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Politica

Ravanusa, un marchio per la salvaguardia dei prodotti tipici: la proposta arriva al Comune

ravanusaIl consigliere comunale di Ravanusa, Giovanni Di Caro, ha presentato una proposta riguardante l’istituzione e la creazione del marchio “De.C.O.”, acronimo di “Denominazione Comunale di Origine”, per i prodotti tipici e tradizionali del territorio, un innovativo strumento finalizzato a censire e valorizzare quei prodotti agro-alimentari che sono legati alla storia, alle tradizioni e alla cultura del territorio, e a salvaguardare le peculiarità produttive della cittadina del Monte Saraceno.

Tale proposta rappresenta un efficace strumento di promozione dell’immagine del Comune da cui possono derivare importanti occasioni di marketing territoriale con ricadute positive sull’intera comunità.

Il consigliere Di Caro afferma: «Questa proposta vuole creare delle opportunità dirette a sostenere e tutelare il patrimonio di produzioni agro-alimentari e gastronomiche quelle specialità locali che, essendo tipiche di Ravanusa, rappresentano un vanto del territorio comunale e sono, quindi, meritevoli di essere valorizzate».

La De.C.O., così come descritto nella proposta, è un marchio di attestazione di origine geografica locale che lega in maniera anagrafica un prodotto al proprio territorio, mediante il quale ne viene garantita, oltre alla qualità e alla peculiarità, l’appartenenza alle tradizioni e alla cultura nostrana. I destinatari della suddetta attestazione sono gli artigiani, i produttori, i ristoratori, ecc., che diventano autentici ambasciatori del territorio.

«Tale strumento – continua Giovanni Di Caro – consentirebbe inoltre di promuovere all’esterno le nostre produzioni locali, siano esse legate all’agroalimentare, all’enogastronomia, all’artigianato così come alla cultura popolare che Ravanusa offre diventando una grande opportunità in ambito economico e sociale per rilanciare in un modo diverso il territorio attraverso le sue specificità produttive, salvaguardando il patrimonio culturale e le tradizioni locali dai processi di globalizzazione uniformanti anche nel gusto e nell’alimentazione.»

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