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Regioni ed Enti Locali

Realmonte, Comune e Chiesa ricordano le vittime del naufragio di “Rocca Gucciarda”

La notte tra il 14 e il 15 settembre 2002 affondò un’imbarcazione a circa mezzo miglio da Capo Rossello, vicino alla Rocca Gucciarda, sul litorale realmontino, vennero restituiti dal mare e recuperati i corpi di 37 immigrati di nazionalità liberiana, 92, invece riuscirono a scampare al naufragio.

Il sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, il vicario generale dell’arcidiocesi di Agrigento, don Giuseppe Cumbo e don Fabio Maiorana, parroco di Realmonte, hanno deposto una corona di fiori sulla lapide collocata sullo scoglio in cui si consumò la tragedia. La manifestazione commemorativa, promossa dall’amministrazione comunale e dall’arcidiocesi si è aperta con la celebrazione della Santa Messa al Teatro Costabianca, alla presenza delle autorità militari e religiose, dei rappresentanti della Croce Rossa e dell’ass. Misericordia, dell’Ass. Acuarinto e di numerosi cittadini, a cui è seguito l’ascolto delle testimonianze dei realmontini che per primi accorsero la notte della tragedia, portando in salvo i naufraghi, come quella della signora Marilena Cottone, che ha ricordato con voce tremante i momenti esagitati della corsa ai primi aiuti tra tanta confusione, paura, lacrime e compostezza dei superstiti. Dopo la santa messa i presenti hanno formato un corteo ed arrivati sul litorale di Capo Rossello, le autorità sono saliti a bordo di un gommone che li attendeva per raggiungere lo scoglio dove è stata deposta la corona di fiori. “Questo è un giorno di ricordo- afferma il sindaco Sabrina Lattuca-ma anche di speranza, in cui è stato sottolineato che la politica deve attivare una strategia atta a scongiurare il verificarsi ed il ripetersi di tragedie come questa”.

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