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Realmonte, successo al terzo appuntamento della rassegna letteraria “Memoria e Patrimonio”

Grande partecipazione e coinvolgimento dei presenti al terzo appuntamento della rassegna letteraria “Memoria e Patrimonio”, condotta da Stefano Tesè, promossa dal comune della Scala dei Turchi e svolta nel Cortile Manno. L’attore Cascio Totò , autore del volume “La Gloria e la Prova. Il Mio Nuovo Cinema Paradiso 2.0”, ha narrato per immagini e tra le pagine del suo volume, la sua storia, un’ esperienza ricca di dolore, emozioni, tristezza ma allo stesso tempo intrisa di grande coraggio, forza e determinazione. Sono intervenuti: Luciano Carrubba, antonio Liotta e Maria Concetta De Marco. La storia di un uomo che diventò famoso da piccolo, protagonista della celeberrima pellicola “Nuovo Cinema Paradiso” di Tornatore ed oggi, ipovedente. Totò Cascio ha raccontato , in prima persona, la sua storia e il suo impegno a sostegno della campagna di raccolta fondi destinata alla ricerca per le malattie genetiche rare. Da bambino prodigio alla retinite pigmentosa, una rara forma di cecità ereditaria che colpisce circa una persona su tremila. “Il libro vuole avere come obiettivo- afferma Totò Cascio- un forte senso di responsabilità nei confronti della malattia ed un invito ai giovani a riflettere. Abbiamo bisogno di condividere, unire ed un forte senso di integrazione su cui ancora vi è tanto da lavorare”.
“Tra i tanti spunti di riflessione di cui è ricco il libro di Totò- spiega Stefano Tesè- ci si è soffermati sulla gratitudine, il valore dell’umiltà anche nel chiedere aiuto e la capacità di dire “grazie”; la compassione che non deve essere intesa come pietismo e la leggerezza come viatico per superare i problemi che la vita ci presenta”. Il Sindaco ha inviato Totò Cascio a raccontare la sua storia anche a scuola, convinta che la proiezione del bellissimo cortometraggio e la presentazione del libro, l’emozione che traspare dalle sue parole, possa dare una risposta concreta in termini di cure e terapie a chi vive con una malattia genetica rara e alle loro famiglie.
“In Totò Cascio – dice il sindaco Sabrina Lattuca-è evidente il talento in rapporto alla vita, il bambino, ormai uomo, come afferma nella prefazione al libro Giuseppe Tornatore, che riesce a guardare lontano ” A occhi aperti” dopo una grave malattia. Ci siamo emozionati nel vedere l’incredibile storia di Totò Cascio raccontata nel cortometraggio e nel suo libro. In particolare, il cortometraggio è stato girato negli stessi luoghi in cui trentatré anni fa erano avvenute le riprese del film premio Oscar, creando così un gioco di rimandi visivi ed emotivi con l’opera di Tornatore. Ed è proprio “Totò” che ci racconta in prima persona la sua condizione, che cosa vuol dire perdere la vista e ritrovarsi in un labirinto emotivo dal quale cerca di uscire con tutte le proprie forze”.

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