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Politica

Regolamento di Utenza ATI, Rifondazione Comunista: “incomprensibile come vengano riproposte parti illegittime”

“Interveniamo in merito alle problematiche sorte, nella Gestione del Servizio Idrico Integrato, con l’applicazione del nuovo regolamento di Utenza, approvato dall’assemblea dell’ATI il 06 ottobre 2017”.

Ad intervenire è il segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista Antonio Palumbo, che aggiunge:

“Infatti lo stesso risulta essere, in alcune sue parti, in netto contrasto con i documenti contrattuali ed in particolare con il disciplinare tecnico. Con il nuovo regolamento, Girgenti Acque, pretende di addebitare ai cittadini i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica e fognaria. In realtà non è la prima volta che Girgenti Acque tenta di addebitare in modo del tutto illegittimo tale costo ai cittadini, già in passato la società con la compartecipazione dell’assemblea dei Sindaci aveva fatto approvare un regolamento che andava in questa direzione, regolamento poi modificato il 29.10.2018, con l’abrogazione da parte del Commissario Liquidatore, Dr.Benito Infurnari, di tutte quelle parti lesive nei confronti dei cittadini che andavano in contrasto con il contratto stesso”.

“Con una nota indirizzata all’ATI AG9 e per conoscenza al Gestore, chiediamo all’assemblea dei Sindaci di provvedere immediatamente alla modifica e/o all’abrogazione di tali articoli, chiedendo inoltre che sia imposto al Gestore di restituire i soldi eventualmente sottratti illegittimamente ai cittadini della provincia di Agrigento. Risulta a noi incomprensibile, come parti di regolamento, illegittime, già una volta abrogate, vengano riproposte ed approvate a distanza di alcuni anni; e se non è giustificabile ma comprensibile che un privato cerchi di fare più utile possibile dal servizio che gestisce, risulta ingiustificabile che un’assemblea dei Sindaci, rappresentanti dei cittadini, approvino un regolamento senza prima essersi informati sulla legittimità o meno dello stesso o se lo stesso colpisca illecitamente le tasche dei propri cittadini”, conclude Palumbo.

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