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Rifiuti, l’Iseda replica ai lavoratori artefici della protesta

netturbiniA seguito delle diffamatorie affermazioni dei cinque dipendenti, artefici della spregiudicata protesta messa in scena nei pressi del Centro Commerciale Valle dei Templi, l’Iseda Srl respinge con fermezza le accuse mosse dagli stessi.

Le circostanze rappresentate dai suddetti lavoratori e dal loro difensore nelle dichiarazioni a mezzo stampa ledono, infatti, l’immagine ed il decoro di ISEDA Srl e degli oltre 200 dipendenti che ogni giorno svolgono, con dignità ed abnegazione, il proprio lavoro al sevizio dei cittadini.
ISEDA Srl, presta la propria opera su Ordinanza Sindacale anche presso il Comune di Racalmuto, dove lavorano da anni i cinque dipendenti.
Risulta falsa, dunque, l’affermazione che ritiene tali lavoratori collocati strategicamente presso il Comune di Racalmuto al mero fine di non ottemperare al pagamento delle retribuzioni.
Anche il numero e l’entità delle retribuzioni non pagate risulta non conforme alla realtà.
Infatti, le mensilità ancora da corrispondere a tutti i lavoratori impiegati nel medesimo cantiere di Racalmuto sono soltanto due, per le quali, peraltro, sono già stati versati i contributi di legge, pagate le quote di TFR e le cessioni di credito alle finanziarie, come da disposizione dei lavoratori stessi.
Tali somme sono state integralmente anticipate da ISEDA Srl nell’esclusivo interesse dei propri dipendenti, nessuno escluso, anche ove le Organizzazioni Sindacali rappresentative dei lavoratori hanno ritenuto legittima la differenziazione dei vari Cantieri ai fini retributivi.
ISEDA Srl, nel ribadire l’illegittimità della protesta messa in atto dai cinque lavoratori, si è già fatta, comunque, portavoce, nei confronti del Comune di Racalmuto, delle rivendicazioni dei propri dipendenti e del disagio arrecato all’Azienda medesima, in quanto tenuta, proprio in forza della suddetta Ordinanza Sindacale, a proseguire il servizio di raccolta rifiuti senza alcuna soluzione di continuità, facendosi carico di tutti gli oneri connessi alle sostituzioni dei lavoratori impiegati.
Non può non evidenziarsi, tuttavia, come tale protesta abbia quale unico scopo quello di arrecare danno all’Azienda, come dimostra il rifiuto da parte dei lavoratori dell’offerta dell’azienda di corrispondere un congruo acconto.
Tutto quanto sopra esposto è già stato documentalmente rappresentato alle Autorità competenti, a tutela dell’Azienda e dei propri dipendenti.

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