fbpx
Apertura Cronaca Regioni ed Enti Locali

Roghi nell’agrigentino: in fiamme sterpaglie e aree boschive, in azione anche due canadair

Due vasti incendi hanno messo in ginocchio il territorio agrigentino nel primo pomeriggio di ieri, impegnando per ore squadre di vigili del fuoco, uomini della Forestale e mezzi aerei. I roghi si sono sviluppati quasi in contemporanea: uno nei pressi della galleria di Santa Lucia, lungo la strada che collega Agrigento a Raffadali, l’altro in territorio di Milena.

Secondo le prime ricostruzioni, le fiamme si sarebbero originate da sterpaglia secca, facilmente infiammabile a causa delle alte temperature e del vento. Ma dietro l’innesco, stando ai primi accertamenti, ci sarebbe ancora una volta la mano di ignoti piromani. L’erba secca è bastata per scatenare in breve tempo un inferno di fuoco che ha aggredito versanti collinari e porzioni di area boschiva, rendendo immediato e urgente l’intervento di numerose squadre via terra.

La situazione si è fatta rapidamente critica, richiedendo il supporto aereo: due canadair sono stati chiamati in azione per contrastare l’avanzata del fuoco. Gli aerei antincendio hanno operato incessantemente, facendo la spola tra il mare di San Leone e Maddalusa per rifornirsi d’acqua. Le operazioni, durate diverse ore, sono state particolarmente delicate: i canadair hanno sorvolato a bassa quota il quartiere di Monserrato, suscitando preoccupazione tra i residenti.

L’intervento congiunto da terra e dal cielo ha permesso di contenere i roghi prima che potessero raggiungere centri abitati o provocare danni ancora più estesi. Fortunatamente, al momento non si registrano feriti né evacuazioni, ma i danni ambientali sono evidenti: ettari di macchia mediterranea e sterpaglie ridotti in cenere.

Gli investigatori stanno cercando di fare luce sull’origine dolosa degli incendi.