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Salute: settimana del benessere sessuale. Consulenze gratuite in tutta Italia

benessere sessuale 1Per il terzo anno è stata indetta, dall’1 all’8 ottobre, la settimana del benessere sessuale. Per 7 giorni, gli specialisti aderenti, di tutto il territorio nazionale, saranno disponibili per consulenze gratuite per discutere di sesso, disturbi e relazioni affettive.

Fautore dell’iniziativa la Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS):

Lo scopo dell’iniziativa è quello di aumentare l’attenzione verso l’educazione e la salute sessuale, attraverso consulenze gratuite, convegni e incontri pubblici su tutto il territorio nazionale” spiega Roberta Rossi, Presidente della FISS. “Questi appuntamenti ci consentono, inoltre, di promuovere non solo la prevenzione precoce dei problemi e disturbi sessuali ma anche la promozione di stili di vita salutari” continua la dottoressa.

Durante la settimana, gli iscritti alla Federazione aderenti al progetto (scopri quali sono e dove si trovano) apriranno le porte dei loro studi, rendendosi disponibili (e in modo gratuito) a dare una consulenza a chiunque ne avesse bisogno. “Oltre a tutto ciò, si svolgeranno anche degli incontri nelle scuole, durante i quali i ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con degli specialisti sui temi di maggior interesse. L’iniziativa è sicuramente un’ottima occasione per fornire ai nostri giovani maggiori strumenti per informarsi” chiarisce Rossi.

La cultura e la consapevolezza del benessere sessuale, infatti, parte sin dalla prima adolescenza, cioè intorno ai 13/14 anni: per questo motivo è più che mai necessario sensibilizzare soprattutto questa fascia della popolazione. “Il nostro obiettivo è quello di seguire sempre di più le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che suggeriscono di “formare” i ragazzi prima che gli stessi si trovino in condizioni di difficoltà. Troppo spesso, infatti, ci troviamo a parlare di gravidanze indesiderate in età adolescenziale o disturbi di tipo sessuale solo dopo che questi si presentano nella vita di un giovanissimo: bisogna agire prima” spiega la dottoressa Rossi.

Il problema è che non sono informati nella maniera corretta: dai riscontri medici, ci accorgiamo che questi individui sanno poco (o nulla) in merito alle infezioni a trasmissione sessuale o alle interruzioni volontarie di gravidanza. Quello che manca, al giorno d’oggi, è la relazione con un esperto o una persona fidata che trasformi l’informazione tratta dal web in consapevolezza” conclude la Presidente della FISS.

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