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Sciacca, macabro ritrovamento tra gli scogli di Capo San Marco: cadavere in avanzato stato di decomposizione

Un’escursione lungo i sentieri panoramici di Capo San Marco si è trasformata in un drammatico ritrovamento. Un turista di nazionalità polacca, intento a fare trekking nella suggestiva località costiera, ha scoperto tra gli scogli il cadavere di un uomo in stato di avanzata decomposizione.

L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sciacca e una squadra dei vigili del fuoco, che ha provveduto al complesso recupero della salma, resa ancor più difficile dalle condizioni impervie del tratto roccioso e dallo stato di saponificazione del corpo, indizio che il cadavere fosse in acqua da diversi giorni.

Secondo le prime ipotesi investigative, la vittima potrebbe essere un migrante, forse rimasto isolato e bloccato durante uno degli ultimi sbarchi irregolari avvenuti lungo le coste agrigentine. Il corpo, completamente irriconoscibile, non ha ancora potuto essere identificato con certezza.

La salma è stata trasferita e messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria per l’esecuzione degli esami medico-legali, che potrebbero fornire elementi utili a chiarire identità, cause del decesso e risalire a un eventuale tragico viaggio della speranza finito in tragedia.

Il ritrovamento riaccende l’attenzione sulle rotte migratorie e sulla pericolosità dei percorsi che molti affrontano con mezzi di fortuna, spesso senza conoscere il territorio e i rischi del tratto costiero siciliano.