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Sciacca, presentato il romanzo “Kaleidoscopio” di Enzo Randazzo

kaleidoscopio1Il suggestivo cortile Orquidea della Badia Grande di Sciacca, gremito di cinquecento persone, ha ospitato la presentazione del romanzo Kaleidoscopio di Enzo Randazzo.

Per Claudia Brunetta, coordinatrice della serata si tratta di un romanzo, ma non solo, in cui l’autore, abile come una ricamatrice al tombolo, muove ed intreccia, incrociando e annodando con maestria, le diverse vicende. Le ambientazioni risultano tessere di una striscia di merletto, quasi un simbolo della storia dell’Umanità.

Come nota Gisella Mondino, curatore scientifico della manifestazione, lo scrittore sembra disporre a raggiera le diverse storie e chiede al lettore, posto all’estremità, di percorrerle tutte alla scoperta del punto di origine comune chiedendogli al contempo di compiere una scelta emotiva. Dunque, insiste Giuseppe Nicoletti, il lettore può scegliere il suo percorso, la sua storia, il suo personaggio e seguirlo schivando gli altri percorsi, le altre storie, gli altri personaggi.

Immerso nella lettura il lettore è rapito in un vortice temporale e spaziale che, secondo Annalia Todaro, procede “avanti e dietro in un tempo universale e cosmico”, alla ricerca della verità, di quel punto di origine comune che sveli la ragione di queste vite parallele: Oretta e Ciapo nel Duecento, Aline ed Emanuele Navarro della Miraglia nell’Ottocento, Marilena e Gigi nella contemporaneità. Le vite di Gigi e Marilena, puntualizza Daniela Rizzuto, sono destinate ad incontrarsi, in ogni tempo, in ogni luogo, nella ricerca di superare se stessi, i propri limiti, le proprie debolezze, nella ricerca di una perfezione che non è possibile raggiungere in una sola vita.

A giudizio di Andrea Ribaudo, il senso di questo lungo vagare attraverso il tempo e lo spazio diventa chiaro nel finale quando Gigi e Marilena si incontrano. Kaleidoscopio è un romanzo “maturo”. L’autore riesce a gestire contemporaneamente i diversi livelli narrativi dal punto di vista stilistico ed emotivo, riuscendo a cogliere il senso più profondo della fragilità umana, uguale a se stessa in ogni tempo e in ogni luogo, in una sorte di pessimismo cosmico leopardiano, che si scontra con “la speranza di credere nella Bellezza di esistere e di vivere”.

Tempo e spazio si incontrano nella Sicilia di Marilena, voce narrante degli avvenimenti che hanno segnato la storia di questa terra dagli anni ’70 ad oggi, afferma Riccardo Guazzelli, con nette scelte di campo dell’autore. Per la legalità e contro ogni forma di violenza, Enzo Randazzo appare fiducioso nelle potenzialità redentive della Sicilia e dei Siciliani e, secondo Giovanni Vaccaro, chiaramente schierato dalla parte dello Stato.
Il romanzo si fa “saggio” e racconta gli eventi senza la pretesa di un giudizio, riuscendo a dare spazio a punti di vista “altri”. Un Kadeidoscopio di punti d’osservazione, per Alice Titone. Per chi ha vissuto questi anni è un reportage: gli anni scorrono segnati dai modelli delle automobili, su cui spesso si sofferma l’autore, quasi a sottolinearne l’importanza come simbolo del Novecento.
I personaggi, reali o immaginari, che affollano il palcoscenico di questo romanzo, appaiono a Enzio D’angelo protesi a testimoniare la complessità del genere umano, alla ricerca disperata di un qualcosa che renda degna di essere vissuta la vita o, forse, tutte le diverse vite che ci attendono.

Tra il pubblico, a testimoniare il loro apprezzamento, Leo Ciaccio- Sindaco di Sambuca di Sicilia, Mimmo Balsamo – Sindaco di Villafranca Sicula, Franco Valenti – Sindaco di Santa Margherita Belice, Francesca Valenti Sindaca di Sciacca, Paolo Segreto, Sindaco di Caltabellotta ed Enzo Lotà –Sindaco di Menfi, che si è inserito nel dibattito con un intervento teso a sottolineare l’impegno civile di Enzo Randazzo in tutta la sua produzione letteraria.
Le atmosfere del romanzo sono state ricreate dai Ritmi di Gianbecchina, dalla video storia di Ezio Martorana, dai contributi musicali del maestro Anthony Ciaccio, e dalle magnifiche voci narranti di Mariangela Bucceri, Pippo Puccio, Marisa Mulè, Giuseppe Briganti .

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