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Scomparsa Gessica Lattuca: la madre ai microfoni di “Quarto Grado” “Mia figlia non si prostituiva”

La prostituzione potrebbe essere, ad oggi, l’unica pista plausibile, che possa dare le risposte che tutti, familiari in primis, cercano riguardo alla scomparsa di Gessica Lattuca.

Ma la mamma della giovane, sparita da ormai tre mesi, non ci sta e difende a gran voce la figlia ai microfoni di “Quarto Grado”, utilizzando un linguaggio diretto anche abbastanza colorito e accorato, soprattutto dopo le dichiarazioni di Serena, amica di Gessica che racconta della nomea della ragazza in paese e del fatto che la stessa madre la picchiasse se non portava i soldi a casa. “Mia figlia non si prostituiva né per una birra, né per un panino, né per un sacchetto di spesa.” È così che esordisce la mamma di Gessica “A portare la spesa a casa ero io. Mia figlia a 27 anni non si prostituiva affatto, conosco tante persone a Favara, me lo avrebbero raccontato. Io mia figlia la picchiavo solo perché alzava un po’ il gomito, lo facevo per la sua salute, e non perché volessi da lei i soldi… gli unici clienti che aveva mia figlia erano il suo compagno, i suoi quattro figli ed io”.

Da un atto della Procura aperto per un’inchiesta di estorsione riguardante Volpe, ex datore di lavoro della povera Gessica, emergerebbe che ci fosse un vero e proprio giro di prostituzione in cui, era invischiata anche la 27enne. Questo è il punto stagnante in cui sarebbero arrivate le indagini. Dopo tre mesi nessun indagato, a parte l’ex compagno come atto dovuto, nulla sarebbe emerso dalle analisi dei Ris, l’unica pista attendibile, ad oggi, a detta degli inquirenti sarebbe proprio quella della prostituzione.

Nessuna novità riguardo l’autore della scritta comparsa per le strade di Favara in cui si legge a chiare lettere nome e cognome del presunto assassino, a tal proposito la mamma di Gessica chiede a chi sa qualcosa in più di continuare a scrivere sui muri o rivolgersi a lei per sapere che fine abbia fatto la figlia.

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