fbpx
Politica

“Servizio Civico Comunale”, Vullo (Pd): “non ci possono essere poveri di serie A e poveri di serie B”

marco vullo PDI Servizi Sociali nel Comune di Agrigento sono stati negli ultimi anni uno dei settori che hanno subito maggiormente le riduzioni dovute alla spending-review, con tagli netti e sostanziali, che hanno dato sempre più meno risorse in favore delle famiglie indigenti e con gravi disagi, eppure il dato della povertà nel Comune di Agrigento negli ultimi anni è in continua crescita, sono in costante aumento le famiglie che chiedono assistenza e contributi ad un ente che non riesce a soddisfare nemmeno in parte tali richieste, trovandosi per la maggior parte delle volte a chiudere la porta in faccia al bisogno di tutte quelle persone che ne fanno domanda“.

Ad intervenire è il consigliere comunale del Pd, Marco Vullo (in foto), che in una nota inviata al sindaco di Agrigento, all’assessore ai Servizi Sociali e al dirigente comunale dello stesso servizio, chiede di “rivedere” il bando relativo al servizio civico comunale.

Oggi – scrive Vullo – arriva da parte dell’amministrazione Comunale il Bando del “ Servizio Civico Comunale “ destinato alle famiglie bisognose a cui potranno partecipare tutti colore che rientrano all’interno di alcuni parametri ben precisi, l’iniziativa e assolutamente ammirevole in quanto destinata a tutte quelle famiglie che vivono momenti di difficoltà economica, ma è assolutamente impensabile che a fronte di centinaia di richieste di aiuto si dia la possibilità solo a trenta “poveri fortunati“ che arriveranno prima di altri “ poveri sfortunati “ , non ci possono essere poveri di serie A e poveri di serie B“.
Leggendo la determinazione dirigenziale e andando a spulciare un po le carte ci si accorge che tale progetto dovrà essere finanziato dall’unico capitolo destinato agli aiuti straordinari alle famiglie che negli ultimi anni è riuscito ad erogare ai tanti bisognosi che ne hanno fatto richiesta la misera cifra di un centinaio di Euro ( € 100,58) ma che è servita a coprire un bisogno, una necessità, un debito e anche un sorriso per chi soffre quotidianamente nella solitudine della disoccupazione e magari a Natale riesce a fare un po di spesa o a comprare a Pasqua un uovo di cioccolata ai propri figli regalandogli un minimo di serenità“.

Il servizio civico comunale va fatto e l’idea e meritoria, ma le risorse vanno trovate altrove in altri capitoli di bilancio senza intaccare assolutamente l’unica risorsa che il settore ha e che serve per coprire anche le urgenze, basti pensare ad una richiesta per grave malattia che sarebbe rigettata perché i soldi sono serviti per custodire una villa comunale o per pulire una strada, tra l’altro vorrei capire in che modo nello specifico si intende utilizzare tali soggetti nei servizi comunali previsti nel bando,essendo che già sono coperti da personale dipendente del Comune.
E non bisogna nemmeno dimenticare come ogni giorno dagli uffici del Comune stesso arrivino richieste di aiuto alle associazioni di volontariato presenti sul territorio che molto spesso coprono le lacune dell’ente Comunale, sostituendosi del tutto nel ruolo di assistenza alle famiglie indigenti“.
Bisogna ragionare come il buon padre di famiglia che difronte al fatto di avere 5 figli e un solo pezzo di pane non gli fa fare una gara per chi arriva prima a prenderlo, ma lo divide in 5 piccoli pezzi dandogliene uno ciascuno, in questo bando viene meno questo principio.
Mi rivolgo al Sindaco e all’Assessore Riolo chiedendogli di trovare le risorse economiche in altri modi e non sono d’accordo nemmeno con chi ribatte continuamente in maniera demagogica sempre attorno alla destinazione del gettone dei consiglieri comunali ché già nella scorsa consiliatura lo avevano ridotto al minimo, ma magari si può pensare qualora la giunta e il Sindaco lo ritenesse opportuno pensare a destinare parte della loro indennità di carica essendo abbastanza cospicua alla copertura del servizio civile comunale mantenendo cosi inalterata la possibilità di privare tanti poveri e bisognosi della possibilità di rivolgersi al Comune“, conclude Vullo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.