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Politica

Sicilia, ordinanza sullo sgombero degli Hotspot. I giovani di Italia Viva: “Musumeci e i suoi seguaci la smettano di prendersi gioco di loro”

“Apprendiamo dalla stampa la decisione del Presidente Musumeci che con un’ordinanza impone di chiudere tutti gli Hotspot siciliani”.

Lo scrivono in una nota Giorgio Bongiorno e Michele Anello, giovani del comitato Italia Viva Agrigento Sturzo.

“La trovata ci pare essere realizzata in un momento strategico – cresce fra la gente il timore di nuovo lockdown a causa della risalita dei contagi – sospettiamo che il Presidente voglia far leva sulla paura dei Siciliani per far accrescere il proprio gradimento personale. Noi, giovani Siciliani dubbiosi e maliziosi, ci domandiamo: alla Regione Siciliana si vuol combattere il problema immigrazione o ci si vuol prendere gioco dei Siciliani? Ciò che dice il Presidente Musumeci non è tutto invero, un problema immigrazione c’è davvero e va affrontato, ma ciò che ci appare sconcio e banale sono i metodi utilizzati, che alludono ad una finta battaglia, ad uno scontro fra istituzioni, buono per far chiasso, ma non per risolvere il problema della gestione dei migranti. Ci chiediamo se è davvero questo il modo di fare politica alla Regione Siciliana – produrre atti prettamente populisti e di scarso valore politico – o se è stato un errore della farraginosa, e spesso inconcludente, machina regionale che ha pensato di poter risolvere un problema come lo si fa in un’intervista, una risposta semplice ed efficace per un problema abnorme e di difficile gestione”.

“Non intendiamo fare benaltrismo ma sollevare il polverone, desideriamo chiedere al Presidente della Regione Siciliana non di trovare alla mezzanotte tutti gli Hotspot sgombrati, ma di cominciare dalla stessa ora ad occuparsi dei problemi della Sicilia e dei Siciliani, ottenendo forse meno spazio in tv e sulla stampa, ma cominciando a far sì che la Sicilia diventi un posto migliore di com’è. Presidente è già tardi per cominciare, troppo tempo è stato perso, ma ci accontenteremo! Abbiamo anche letto una stucchevole sua difesa da una parlamentare Agrigentina che rivendica i suoi trascorsi cattolico-democratici, in totale distonia culturale con il suo atto politico. Cos’è oggi la Sicilia? L’ultima Regione italiana in materia di disoccupazione, la prima Regione italiana per la presenza di “neet”, ovvero di giovani che non studiano e che non cercano lavoro, la prima regione anche per migrazione di giovani laureati. La nostra è una Regione nella quale, in alcune aree industriali dove l’inquinamento chimico imperversa, si registra uno dei più elevati indici di mortalità per cancro!”

“La Sicilia – continua la nota – è quella Regione dove c’è una città come Palermo – e magari fosse la sola – che da anni è in emergenza rifiuti della quale non parla nessuno, mentre a Roma, per la stessa emergenza rifiuti, Tv e giornali dedicano ogni giorno ampi servizi, anche semplicemente per denigrare la sindaca Raggi. Ebbene, con tutti questi problemi – e ci fermiamo qui perché si potrebbe continuare – di cosa parliamo? Presidente Musumeci si occupi dei Siciliani, ma lo faccia davvero, gli slogan l’aiuteranno nei prossimi mesi, le faranno riceve applausi e sostegno da importanti leader nazionali, ma il sostegno alla fine le servirà soltanto da chi l’ha già votata una volta: i Siciliani! Siamo certi che specialmente i giovani – vera forza votante del paese – non si faranno illudere dalle sue trovate propagandistiche, stia quindi attento Presidente, di populismo si può morire, non ci dica poi un giorno che non l’avevamo avvisata!”

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