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“Sicilia per la Pace” al Teatro Pirandello: cronaca di un successo annunciato

Vorrei dedicare questo mio articolo, che racconta il successo dello spettacolo di beneficenza  “Sicilia per la Pace”, andato in scena al Teatro Pirandello di Agrigento sabato scorso, alle vittime del Teatro d’arte drammatica bombardato dalle forze russe nel cuore di Mariupol, nonostante la scritta  “bambini”. Il teatro, infatti, era stato convertito in rifugio per centinaia di civili. 

Una manifestazione che rimarrà nella storia del Teatro Pirandello di Agrigento.
“ Sicilia per la pace” è stato più di uno spettacolo di beneficenza. E’ stato un evento nel quale gli agrigentini si sono ritrovati uniti sui valori universali, quali: diritti umani, pace, giustizia e libertà.
E lo hanno fatto insieme a tanti artisti: Lello Analfino, Daria Biancardi, Mario Venuti, Daniele Guastella, Osvaldo Lo Iacono, Marco Savatteri con la Casa del musical (il piccolo Davide Franchina, Martina Di Caro, Marzia Patanè Tropea, Annalisa Bono e Gerlando Chianetta, tutti straordinariamente bravi), Ignazio Enrico Marchese, Antonino Saladino, Dario Adragna dei Polaroid, una rappresentativa di Gruppi folk agrigentini capitanati da Lello Casesa, Angelo Spataro e Mario Vasile,  che, dal palcoscenico della massima istituzione teatrale agrigentina, hanno gridato No alla guerra in Ucraina.
La musica, dunque, ponte di pace, potente messaggio di solidarietà e testimonianza di vicinanza.
Per l’occasione sono stati raccolti più di 10 mila euro per la Croce Rossa e per iniziative di solidarietà per i profughi ucraini; hanno, infatti, offerto la loro testimonianza anche il presidente della locale Croce Rossa, Angelo Vita, e Beniamino Biondi, che ha già portato in salvo in Sicilia diversi profughi ucraini.
Soddisfatto l’organizzatore dell’evento, Lello Analfino, che ha commentato: “Erano anni che non vedevo il teatro Pirandello così pieno. È stata un’emozione pazzesca e la macchina della solidarietà ha funzionato benissimo. La gente ha bisogno di sentirsi partecipe e questa manifestazione è stata motivo di aggregazione. Obiettivo raggiunto! L’arte è la parte dell’uomo che le guerre non possono far tacere e il suono di una chitarra può ergersi a protezione rispetto al suono di un cannone. Da troppi anni noi accogliamo gente che fugge dalle guerre. Continuiamo ad accoglierli ed è importante che non ci siamo profughi di seria A e di serie B. Tutta la gente che fugge dalla guerra merita attenzione, conforto ed accoglienza”.
“Sicilia per la Pace” è stata voluta fortemente dal Comune di Agrigento e dalla Fondazione Teatro Pirandello.
Commovente la testimonianza del sindaco di Agrigento, Franco Miccichè che ha citato Dostoevskij: l’ umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma non senza la bellezza. Non potrebbe più vivere perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo, poi ha detto : “Sono un medico che per tanti anni ho visto diversi migranti sbarcare sulle nostre coste. Ho visto negli occhi di bambini, donne e uomini una grandissima dignità. Una umanità che soffriva in silenzio. Mi è anche capitato di dare dei punti; mai un grido di dolore! Gli occhi parlavano da soli dentro una dignità disarmante”.
L’assessore alla cultura, Costantino Ciulla, invece, parla di forte messaggio di solidarietà e speranza partito da Agrigento: “Mi sento in dovere di ringraziare soprattutto gli agrigentini e non, presenti e non presenti, che con la loro generosità hanno mostrato un grande cuore verso il popolo ucraino che scappa e si protegge da una inutile guerra che non avrà né vincitori né vinti, come ci insegna la storia”.
“Non ce lo siamo fatti dire due volte, era l’occasione per mettere insieme due eventi straordinari. Da una parte la solidarietà verso il popolo ucraino, dall’altra consentire ai nostri artisti di tornare insieme sul palco” è stato il commento del presidente della Fondazione, Alessandro Patti, che, con estremo talento, ha anche accompagnato al pianoforte Lello Analfino e company.
Là dove senti cantare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni…”. “Questa celeberrima frase del poeta senegalese Leopold Sédar Senghor – ha continuato Patti – riassume al meglio quanto accaduto ieri sera al Teatro Pirandello di Agrigento: un forte messaggio di pace in musica, da tradurre anche in solidarietà concreta nei confronti di chi purtroppo sta facendo i conti con la guerra. Il popolo agrigentino ha risposto all’appello andando ben oltre le più rosee aspettative: sold out in sala ed incasso complessivo di € 10.020 interamente devoluti in beneficenza, a sostegno dei profughi ucraini. E’ stata anche l’occasione per rivedere sul palco, finalmente insieme, tanti artisti che non hanno esitato un istante ad offrire il proprio contributo a titolo gratuito ed a regalare una serata memorabile. Quel già forte messaggio di pace in musica è diventato poi poderoso grazie alla straordinaria e prestigiosissima presenza di Piero Barone, che ci ha anche regalato un’incantevole interpretazione dell’Ave Maria di Schubert”.
La serata è stata condotta dalla Iena televisiva, Silvio Schembri che ha commentato: “ Non dobbiamo fare distinzioni tra chi è russo e chi ucraino, siamo tutti vittime, già da troppi anni, di differenze tra nazionalità e colore della pelle. Ad Agrigento siamo un esperimento sociale perfetto, abbiamo, infatti, comunità, di diverse nazionalità, perfettamente integrate”.
A sorpresa, al Pirandello, dicevamo, anche Piero Barone de “Il Volo”: “Difficilmente canto senza i miei due colleghi, però oggi ho chiamato Ignazio Boschetto, e Gianluca Ginoble e gli ho avvisati che avrei cantato al Pirandello una preghiera. Questo è l’unico modo di esprimere la mia vicinanza in un momento così complesso e particolare”, ha concluso Piero Barone che ha poi eseguito l’Ave Maria di Schubert, accompagnato al pianoforte dal maestro Salvo Galante. Anche Daria Biancardi sul palco per il Pirandello per il concerto della pace: “Teatro meraviglio, spero di tornare presto”. La cantante palermitana si è esibita all’Apollo Theater di Harlem, a New York, e ha preso parte anche a The Voice of Italy. Volontaria della Croce Rossa Italiana, è stata in prima linea durante l’emergenza Covid-19. Ad accompagnarla sul palco il musicista Osvaldo Lo Iacono

Luigi Mula

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