Depone in aula il magistrato Andrea Maggioni, negli anni passati in servizio presso la Procura della Repubblica di Agrigento. Il magistrato è infatti uno dei primi che indagò sul “falso” pentito agrigentino Giuseppe Tuzzolino (in foto).
Ventotto persone indagate, due le custodie cautelari in carcere, cinque gli arresti domiciliari e dieci gli obblighi di soggiorno. Sono questi i numeri dell’operazione della Guardia di Finanza, denominata “Giano Bifronte“, coordinata dal sostituto procuratore di Agrigento, Andrea Maggioni.