Condanna a nove mesi di reclusione per un 58enne di Agrigento accusato di lesioni personali. La sentenza è stata emessa dai giudici della quarta sezione penale della Corte di Appello di Palermo che ha riformato parzialmente la sentenza del Tribunale di Agrigento che – in primo grado – aveva inflitto un anno e otto mesi […]
Si è celebrata stamane dinanzi alla Corte di Appello Penale di Palermo, la prima udienza del processo di appello per i 21 imputati giudicati in primo grado con il rito abbreviato.
Ridotta in Appello la condanna per un sessantenne di Porto Empedocle accusato di stalking e ricatti a sfondo sessuale nei confronti di una giovane trentenne con la quale aveva avuto una relazione sentimentale.
Confermata dai giudici della Corte di Appello di Palermo la sentenza di primo grado che aveva inflitto sei condanne nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti essere coinvolti nell’inchiesta denominata “Ponos” su una presunta associazione a delinquere che avrebbe sfruttato lavoratori nei campi agrigentini.
L’Ing. Alberto Pulizzi, originario di Cianciana, con ricorso proposto innanzi al Tribunale del Lavoro di Palermo contestava il conferimento da parte della Presidenza della Regione Siciliana dell’incarico di Dirigente Generale del Dipartimento regionale tecnico dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, in favore dapprima ad interim al dott. Fulvio
Come si ricorderà, il dott. Marcello Viola, con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impdiduglia, ha impugnato innanzi al TAR Lazio i provvedimenti con i quali il dott. Prestipino Giarritta è stato nominato Procuratore della Repubblica di Roma.
Presentato dalla Procura della Repubblica di Agrigento il ricorso in appello avverso la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale della città dei Templi che stabilì una condanna e sei assoluzioni sulla vicenda relativa al porto turistico “Marina Cala del Sole” di Licata.
Entra nel vivo il processo d’Appello per 5 imputati, condannati in primo grado, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Cricca di Lampedusa” che vede sotto accusa il gruppo che avrebbe gestito lavori pubblici e appalti in cambio di presunte tangenti.
Riformata dai giudici della prima sezione penale della Corte di Appello di Palermo la sentenza di primo grado di condanna, riducendo a 11 anni la pena inflitta nei confronto di un 20enne licatese condannato per l’omicidio dello zio 52enne.
Ridotte dai giudici della Corte di Appello di Palermo le condanne a carico di tre agrigentini accusati di gestione non autorizzata di discarica e incendio di rifiuti.