Presentato dalla Procura della Repubblica di Agrigento il ricorso in appello avverso la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale della città dei Templi che stabilì una condanna e sei assoluzioni sulla vicenda relativa al porto turistico “Marina Cala del Sole” di Licata.

Entra nel vivo il processo d’Appello per 5 imputati, condannati in primo grado, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Cricca di Lampedusa” che vede sotto accusa il gruppo che avrebbe gestito lavori pubblici e appalti in cambio di presunte tangenti.
Riformata dai giudici della prima sezione penale della Corte di Appello di Palermo la sentenza di primo grado di condanna, riducendo a 11 anni la pena inflitta nei confronto di un 20enne licatese condannato per l’omicidio dello zio 52enne.
Ridotte dai giudici della Corte di Appello di Palermo le condanne a carico di tre agrigentini accusati di gestione non autorizzata di discarica e incendio di rifiuti.
Slitta in Corte di Appello la requisitoria del procuratore generale nonché l’atto istruttorio ammesso nel processo relativo alla strage delle Maccalube dove il 27 settembre del 2014 persero la vita i fratellini Carmelo e Laura Mulone di 9 e 7 anni.

Con atto di citazione depositato in data 1.06.2018, la Procura Regionale della Corte dei Conti ravvisava un danno erariale complessivo di euro 35.401.000, pari alle risorse impiegate nel progetto “Spartacus”, contestando la liceità dello stesso sotto tre distinti profili: 1) violazione del divieto di affidare in house il progetto al CIAPI, in quanto ente non […]
Gli erano stati inflitti tre anni di reclusione dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento. Ora, un 33enne agrigentino si è visto in Appello ridurre la pena a 1 anno e 7 mesi di reclusione.
Sarebbe stato “beccato” alla guida di un’auto nonostante le prescrizioni imposte che facevano obbligo di rientrare entro le ore 20 in casa. Un fatto accaduto tre anni addietro e che ha visto protagonista il 51enne Antonio Massimino, ritenuto boss di Agrigento.
Avrebbe sferrato nove coltellate al padre poiché, secondo la versione fatti sarebbe stata colpa di quest’ultimo se non riusciva a conseguire la patente di guida.
I giudici della Corte di Appello hanno assolto un commerciante di Palma di Montechiaro dopo la condanna di primo grado a quattro mesi di reclusione per l’accusa di ricettazione.